Il trailer di Deadpool & Wolverine è stato rilasciato da pochi minuti e tra le tante cose, siamo rimasti colpiti anche dalla colonna sonora scelta per il filmato, Like a Prayer di Madonna, per giunta nella versione originale. Un classico della Regina del Pop, ma soprattutto un brano che a suo tempo si rivelò esplosivo, quasi come buona parte delle scene d’azione che promette il nuovo film del regista Shawn Levy, che uscirà in italia il 24 luglio 2024.
Le prime immagini del film – a questo link il trailer di Deadpool & Wolverine – si aprono con una “chiamata”, e in questo senso Like a Prayer ci sembra la scelta più calzante per una unione che si preannuncia forse più fisica che spirituale, quella tra Ryan Reynolds e Hugh Jackman, le due star della pellicola. Like a Prayer, uscita nel 1989, è la canzone che più di altre ha rappresentato una vera svolta artistica e d’immagine nella carriera di Madonna, allora reduce dai successi di True Blue e del suo primo tour mondiale, che che fece tappa anche a Torino e Firenze.
Il singolo fu lanciato da un videoclip diretto da Mary Lambert che ha fatto storia: era un concentrato di immagini religiose, stimmate, croci in fiamme a corollario della vicenda di un ragazzo nero ingiustamente accusato di stupro e omicidio. La scena più controversa del video è quella in cui Madonna entra in chiesa, si avvicina alla statua di un santo nero, che si anima e la bacia sulle labbra (poi l’azione si sposta sulle panche della chiesa….)
Ci rasserena sapere che tra gli sponsor di Deadpool & Wolverine ci sia Coca-Cola, perché nel 1989 la rivale Pepsi aveva stretto un accordo commerciale con Madonna proprio in vista dell’uscita dell’album, ma decise di ritirare improvvisdamente tutto, terrorizzata dalle deflagranti polemiche sul video (lasciando però i soldi alla cantante, che per anni ha continuato a sfotterli). Questo vi fa capire la portata dello scandalo che accompagnò Like a Prayer e il relativo album, ma soprattutto il tour che ne seguì l’anno seguente.
Like a Prayer è una canzone intensamente spirituale, nella quale molti intravedono dei sottotesti sessuali, soprattutto in alcuni versi. Una scelta che non stupirebbe, considerato che Madonna ha sempre giocato con l’iconografia cattolica e continua a farlo ancora oggi, che è impegnata con un tour celebrativo che tra pochi giorni la porterà in Brasile per la tappa conclusiva. Un tour che tra l’altro si è concluso senza intoppi, nonostante la popstar abbia affrontato dei gravi problemi di salute, proprio l’anno scorso.
Prima di chiudere, una piccola curiosità cinematografica su Like a Prayer: il video del primo singolo fu diretto da Mary Lambert, come abbiamo detto, ma i successivi videoclip legati all’album, quelli dei brani Express Yourself e Oh, Father furono diretti da un certo David Fincher che avrebbe firmato altri video di Madonna (Vogue e Bad Girl, su tutti) e dagli anni ’90 si sarebbe imposto come uno dei registi più amati, soprattutto nel genere thriller.