Kumail Nanjiani, interprete di Kingo in Eternals ha dichiarato, ospite del podcast di Michael Rosenbaum, come le molte recensioni negative ricevute dal film abbiano condizionato in maniera importante la sua salute mentale, spingendolo a discuterne con un terapeuta. L’attore ha affermato di soffrire ancora oggi per il mancato apprezzamento della critica al film.
Secondo Nanjianii, come riportato da Deadline, il problema sarebbe nato a causa delle aspettative della Marvel riguardo al film, giudicate eccessivamente alte: “Credevano che avrebbe ricevuto recensioni eccezionali, e allora decisero di mantenere l’embargo stampa fino all’ultimo momento utile, e poi mandarci in giro per il mondo a promuovere il film dappertutto. Abbiamo viaggiato per il mondo aspettandoci un plebiscito, ma non è andata così; le recensioni sono state pessime da subito, e io lì ho cominciato a soffrirne, perché avevo capito che gran parte della soddisfazione nel mio lavoro derivava da quello che ne pensavano gli altri“.
Da ciò è nata un grande frustrazione che ha portato l’attore a decidere di parlarne con un professionista: “Trovavo ingiuste, nei confronti miei e di mia moglie Emily, tutte quelle critiche, e non potevo continuare a lavorare con questo condizionamento in testa. ‘Devi cambiare’, mi sono detto, allora ho iniziato la terapia, e tutt’oggi parlo ancora di questa cosa con il mio terapista“.
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Eternals, film MCU sull’omonimo gruppo di supereroi cosmici, gli Eterni, diretto da Chloe Zhao, con un cast stellare, ha rappresentato un inatteso flop al botteghino, con un totale di soli 400 milioni in tutto il mondo; Namjiani ancora oggi non sa spiegarsi le ragioni di una performance così carente: “Quel film è stato distrutto, e non penso la cosa sia collegata alla sua effettiva qualità… nell’aria c’era un’atmosfera strana, quando è uscito“.