Per la prima volta nella storia, l’Italia svetta nella classifica di Netflix riservata ai film non in lingua inglese presenti sulla piattaforma, grazie a Fabbricante di lacrime, di Alessandro Genovesi; il film tratto dall’omonimo romanzo YA di Erin Doom ha infatti accumulato quasi 30 milioni di ore viste (e 17 milioni di views) dal 4 aprile, giorno d’uscita, in tutti i paesi in cui il servizio è presente (i dati sono aggiornati al 14 aprile).
Iginio Straffi, produttore del film attraverso la Colorado Films, e creatore delle Winx (che hanno esse stesse ricevuto un proprio live action nel 2022) ha commentato così la notizia, in una dichiarazione riportata da Variety: “Innanzitutto desidero ringraziare i vertici di Netflix che ancora una volta hanno creduto in una storia, figlia della creatività italiana, in grado di rivolgersi davvero al pubblico internazionale. “Questo successo, che segue altri che avevamo già ottenuto sullo stesso servizio di streaming, è un segnale importante per tutto il cinema italiano e una testimonianza del talento e della bravura delle persone che lavorano in questo settore in questo Paese.”
Sceneggiato dallo stesso Genovesi, Fabbricante di lacrime racconta la tormentata storia d’amore tra Nica (Caterina Ferioli) e Rigel (Simone Baldasseroni, conosciuto familiarmente col soprannome di Biondo, con cui ha intrapreso una carriera da rapper) due adolescenti cresciuti nello stesso truce orfanotrofio statunitense; lui crudele bullo, e lei sua vittima preferita, e in seguito adottati dalla stessa famiglia. Inseriti in un contesto familiare più tranquillo, i due si innamoreranno, ma dovranno fare i conti con l’eponimo “fabbricante di lacrime”, un misterioso personaggio proveniente dal loro passato condiviso.