Chi ha visto almeno una volta nella vita Forrest Gump, sa bene che Jenny – il personaggio interpretato Robin Wright – alla fine muore per una malattia non meglio specificata. In una delle sequenze finali del film, Jenny dice a Forrest che è malata di un “virus sconosciuto”. I medici non sanno cosa sia e non possono farci niente, perciò il suo destino è segnato. Sebbene per anni in molti abbiano pensato che Jenny fosse malata di AIDS, la verità è un’altra: la sua scomparsa è dovuta all’epatite C.
A chiarire la cosa è stato lo stesso Winston Groom, autore dell’omonimo romanzo su cui il film – diretto da Robert Zemeckis e con protagonista Tom Hanks – si basa. L’autore ha rivelato che Jenny ha contratto la malattia attraverso il suo abuso di droghe. Tenendo conto che Forrest Gump è ambientato negli anni ottanta e che il virus dell’epatite C è rimasto sconosciuto fino al 1989, è piuttosto chiaro come i medici non abbiano potuto aiutare Jenny in alcun modo.
Il virus dell’epatite C si trasmette attraverso il contatto con il sangue di persone infette e la successiva penetrazione del virus attraverso la pelle o le mucose. È una malattia infiammatoria del fegato che, in tutto il mondo, rappresenta una delle principali cause di trapianto e dello sviluppo di malattie croniche del fegato come, ad esempio, l’epatite cronica, la cirrosi epatica e il cancro del fegato.
Vincitore di sei Premi Oscar, tra cui miglior film, miglior regia, miglior attore protagonista e migliore sceneggiatura non originale, Forrest Gump narra l’intensa vita di Forrest Gump, un uomo statunitense dotato di uno sviluppo cognitivo inferiore alla norma che, grazie a una serie di coincidenze favorevoli, diventa diretto testimone di importanti avvenimenti della storia della sua nazione, come ad esempio la guerra in Vietnam.