Scarlett Johansson ha rivelato un aneddoto di Her che coinvolgeva Joaquin Phoenix e la scena dell’orgasmo nel film. L’attrice ha rivelato durante il podcast Armchair Expert di Dax Shepard e Monica Padman, che l’attore premio Oscar ha dovuto la lasciare la stanza mentre stavano registrando i suoni per quella scena. Nella pellicola romantica del 2013 di Spike Jonze, c’è una sequenza intima che coinvolgeva i suoni di un orgasmo tra la macchina Samantha – con la voce della Johansson – e il suo amante, interpretato da Phoenix.
Come riportato da Indiewire, la Johansson ha aggiunto: “Abbiamo provato a fare una ripresa e lui stava perdendo la testa“, ha raccontato. “Ha lasciato lo studio. Aveva bisogno di una pausa. Non vorresti mai sentire la tua voce, mentre hai un orgasmo. Non vorresti assolutamente sentire la tua voce che ha un orgasmo finto – che schifo. È così disgustoso. È stato così bizzarro“. La vincitrice dell’Oscar ha lasciato il segno con Ghost World del 2001, quando aveva 15 anni, prima di sfondare con Lost in Translation del 2003. Il conduttore Dax Shepard ha continuando dicendo che per anni hanno etichettato l’attrice “come una quindicenne che va verso i 30 anni“. Aggiungendo che questo deve essere stato sia una benedizione che una maledizione per la giovane attrice.
Sempre durante il podcast, infatti, l’attrice afferma che la sua percezione di maturità l’ha portata a essere ipersessualizzata, nonostante il sesso non sia mai stato “una parte enorme della mia personalità“: “Perché credo che tutti pensassero che fossi più grande e che recitassi da molto tempo e poi sono stata incasellata in questa strana cosa iper-sessualizzata. È stato come dire: questo è il tipo di carriera che hai. Questi sono i ruoli che hai interpretato e mi sono detta: ‘Questo è tutto, credo'”. Avendo trascorso molto tempo in mezzo agli adulti da bambina, la Johansson ammette di essersi trovata “sicuramente in diverse situazioni che non erano adatte alla sua età“, ma che sua madre è stata “molto brava a proteggerla da molte di quelle cose, ma non per tutto“.