Il gladiatore II è un film per maschi palestrati? Non ne sembra particolarmente convinto il protagonista Paul Mescal (Lucio Vero) che, in una video – intervista col magazine inglese Attitude, ha ribadito come l’attesissimo sequel rappresenti, al contrario, un’esperienza cinematografica che tutti dovrebbero provare, a prescindere dalla propria appartenenza a determinate categorie sociali, reali o ‘fittizie’ che siano.
Esattamente come il primo, questo film è per gli uomini etero, i gay, le ragazze, le mamme, i papà… ai ‘maschioni’ piacerà, senza dubbio, ma la gente alla fine vuole essere intrattenuta, quando va al cinema, e rimarrei molto sorpreso se qualcuno uscisse dalla sala deluso, dopo aver visto il film
Di appeal per la comunità LGBT in riguardo a questo film, se ne era parlato a ridosso dell’uscita, per merito di una controversa dichiarazione rilasciata da Denzel Washington, il cui personaggio, Macrino, avrebbe baciato sulle labbra un uomo; scena poi tagliata dal montaggio finale. Un’affermazione platealmente smentita dal regista del film, Ridley Scott, in un’intervista a Variety
Ha detto una stronzata, non è mai successo, hanno fatto la scena che dovevano fare, e basta
Nella stessa occasione, Washington ha da parte sua ridimensionato l’asserzione, parlando di un contatto minimo: “Si è trattato di un bacetto sulle labbra… lo prendo per mano, gli do il bacino e poi lo ammazzo. Tutto qua“.
Il gladiatore II (qui la nostra recensione) racconta la storia di Lucio Vero, figlio naturale di Massimo Decimo Meridio, protagonista del primo film, che, ridotto in schiavitù dopo la conquista della Numidia, regione in cui è cresciuto dopo la morte del padre, da parte del generale Acacio (Pascal), si reinventa nell’Urbe come gladiatore, meditando vendetta…