Il trailer di Kill Me if you can, nuovo documentario di Alex Infascelli, è stato rilaasciato da Wanted Cinema. La storia si basa sul libro “Storia di Raffaele Minichiello” scritto da Pier Luigi Verces, che racconta la vita del marine italo-americano Raffaele Minichiello e del suo dirottamento aereo, che tenne il mondo con il fiato sospeso per ventiquattro ore. Il film è stato presentato alla Festa del Cinema di Roma 2022.
“La guerra trasforma totalmente l’uomo è la cosa peggiore che l’uomo sappia fare“, spiega Raffaele Minichiello all’inizio del trailer. L’ex marine racconta che dopo essere tornato dal Vietnam “Non siamo stati accettati, molti di noi sono stati accolti malamente“. Raffaele spiega che, non avendo i soldi per tornare in Italia, decise di dirottare un aereo.
Il 31 ottobre del 1969 le trasmissioni televisive di tutta l’America vengono interrotte da un annuncio: un uomo armato fino ai denti, ha preso il controllo di un jet della TWA in partenza da Los Angeles e diretto a San Francisco, destinazione finale: Roma. Inizia così il più lungo dirottamento nella storia dell’aviazione. Mentre l’America è incollata davanti alla televisione a seguire con il fiato sospeso l’odissea del volo TWA 85, gli agenti dell’FBI scoprono l’identità del ragazzo.
Si chiama Raffaele Minichiello, anni 19, emigrato negli Usa dall’Irpinia dopo il terremoto del 1962, Marine pluridecorato per il valore dimostrato in battaglia. Nel frattempo, anche l’Italia ha iniziato a seguire la gimcana tra i cieli del proprio connazionale. All’arrivo a Roma, Minichiello cerca la fuga con una macchina della polizia ma viene catturato e arrestato. Kill Me If You Can racconta l’incredibile vicenda di Raffaele Minichiello, una vita punteggiata da terremoti, attentati, guerre, tragedie personali e guai di ogni sorta, ma sempre all’insegna di una irriducibile voglia di vivere, o meglio, di sopravvivere, nonostante un destino che sembra proprio accanirsi contro di lui.
Kill Me if you can è prodotto da Fremantle Italia e The Apartment con Rai Cinema e scritto da Alex Infascelli e Vincenzo Scuccimarra. Prodotto da Lorenzo Mieli e Gabriele Immirzi. Il documentario sarà presentato alla Festa del cinema di Roma.