La ragazza più fortunata del mondo è un film che racconta la storia vera di una giovane donna che deve fare i conti la violenza sessuale che ha subito quando era ancora una ragazzina adolescente. La pellicola con Mila Kunis è l’adattamento del romanzo d’esordio di Jessica Knoll: l’opera letteraria della scrittrice è rapidamente arrivata in cima alle classifiche dei best seller del New York Times, dopo la sua pubblicazione nel 2015.
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Durante una recente intervista pubblicata da Baazar, Jessica Knoll ha rivelato: “Quando scrivevo la sceneggiatura e rivedevo l’ossessione di Ani per il cibo, l’allenamento, la linea pensavo ‘Non posso credere di essere stata così‘. Quando vedo il personaggio di Mila sullo schermo e mi rendo conto che si preoccupa di come appare, di quanto mangia e cerca di nasconderlo alle persone, che è una cosa che facevo anche io, sono veramente colpita da quanto stavo soffrendo in quel periodo della mia vita”.
“Ero ossessionata dalle riviste. Avevo tutte le riviste, avevo Jane, avevo Allure, avevo Cosmo. Le avevo tutte. Penso di avere ancora tantissime vecchie copie a casa dei miei genitori. In quanto persona che soffriva, le riviste erano per me un’evasione. Ho adorato leggere di quelle donne in carriera e delle loro vite”, ha raccontato la scrittrice. “Le riviste mi hanno permesso di immaginarmi una vita in cui ero potente, rispettata e intelligente. Una vita diversa da quella che avevo al liceo“.
Alcune delle sequenze presenti ne La ragazza più fortunata del mondo sono direttamente ispirate alla vita reale, come la scena della metropolitana: “Alcune delle cose che queste ragazze dicono, sono estratte da tutti i vari messaggi che ho ricevuto dalle donne il giorno in cui è uscito il mio romanzo. Nel film abbiamo voluto superare l’idea che la storia riguardasse solo la protagonista, la sua esperienza e come l’ha influenzata. Volevamo dimostrare che era qualcosa di più importante, che coinvolgeva più persone“.
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