Il film Woman of the Hour, attualmente su Netflix, è ispirato alla storia vera del serial killer Rodney Alcala, che nel 1978 partecipò al programma tv The Dating Game, la versione americana del nostro Il Gioco delle Coppie. Alcala vinse, ma la ragazza che lo scelse, Cheryl Bradshaw, cambiò idea e si rifiutò di andare all’appuntamento vinto con lui, perché aveva intuito che era un tipo po’ inquietante. Il film diretto e interpretato da Anna Kendrick ricostruisce una buona parte della vicenda, ma si prende alcune libertà narrative, di cui parleremo di seguito.
Woman of the Hour è ambientato nel 1978 e racconta le vicende di due persone, Cheryl e Rodney, i cui destini si incroceranno in uno studio televisivo. Nella realtà la ragazza si chiamava Sheryl Bradshaw ed era un’insegnante di Phoenix, mentre Rodney Alcala aveva lavorato come tipografo al Los Angeles Times ma era un serial killer che adescava le sue vittime con il pretesto di scattargli qualche foto, poi le colpiva, le stuprava e le strangolava.. Spesso faceva in modo di prolungare l’agonia delle sue vittime, strangolandole, poi aspettava che si riprendessero e le uccideva. Negli anni precedenti aveva già stuprato una bambina di otto anni, Tali Shapiro, e ucciso una ragazza di 23 anni, Cornelia Crilley, che lavorava come assistente di volo. Era anche sulla lista dei fuggitivi più ricercati dall’FBI, ma lo staff del programma non andò a controllare chi fosse davvero e se avesse precedenti. Dopo la sua partecipazione al programma tv Alcala continuò a uccidere e nonostante gli siano stati attribuiti ufficialmente otto omicidi, si ipotizza che il numero possa essere stato molto più alto, circa 130, tra California, New York e Wyoming. A tale proposito, il personaggio di Laura, la spettatrice che si rende conto che Alcala è l’uomo che potrebbe aver ucciso una sua amica, non è mai esistito, ma serve a far capire che nessuno, dello staff del programma, sapesse chi fosse davvero il “pretendente numero 1”
Sheryl Bradshaw e Rodney Alcala parteciparono alla stessa puntata di The Dating Game, trasmissione che negli anni a seguire sarebbe arrivata anche in Italia con il titolo Il gioco delle coppie. Le regole infatti erano le stesse dello show italiano: una ragazza o un ragazzo erano chiamati a scegliere uno tra tre concorrenti (uomini o donne) senza sapere che aspetto avessero, perché erano nascosti dietro un separè, e basandosi unicamente sulle risposte che loro davano alle sue domande. Tra i tre concorrenti, Sheryl scelse proprio Rodney Alcala, ma poi si rifiutò di uscire con lui e partecipare alle attività premio stabilite dalla produzione, perché aveva intuito che l’uomo era un po’ inquietante.
Come spiega Biography, Sheryl e Rodney avrebbero dovuto partecipare ad un corso di tennis e poi trascorrere una giornata al parco a tema Magic Mountain a Valencia, in California, ma la ragazza telefonò alla direttrice del casting Ellen Metzger e chiese se era possibile rinunciare perché non se la sentiva più. La donna rispose che non c’erano problemi e sottolineò anche anche suo marito, un produttore esecutivo dello show, aveva avuto la sensazione che Alcala fosse un tipo un po’ strano. Sheryl non uscì con Alcala dopo lo show, come accade nella serie (con una scena inquietante che si svolge nel parcheggio degli studi televisivi, di notte), ma evidentemente ebbe modo di interagire brevemente con lui dopo la fine della diretta e intuì che non era il caso di incontrarlo. Come scrive ABC News, la Metzger ha dichiarato:
“Mi disse: “Ellen, non posso uscire con questo tipo. Mi dà delle sensazioni inquietanti. È molto strano. Non mi sento a mio agio. È un problema? E io le risposi che certamente non lo era”
Durante la puntata Cheryl fece delle domande ad Alcala e lui diede delle risposte che oggi vengono giudicate strane, ma in realtà vanno contestualizzate. Negli anni ’70 The Dating Game consisteva in botta e risposta un po’ allusivi e stupidi per far divertire il pubblico.
Cheryl chiese al serial killer quale fosse il suo momento preferito della giornata – letteralmente “what’s your best time?” – e lui rispose “La notte”. Un’altro botta e risposta surreale, fu il seguente:
“Se tu fossi una pietanza e ti servissi per cena, come ti chiameresti e come saresti fatto?”
“Mi chiamo banana e sono attraente”
“Puoi essere un po’ più descrittivo?”
“Sbucciami”
A costo di sbilanciarci un po’, ciò che colpisce maggiormente dell’apparizione di Rodney Alcala a The Dating Game non sono tanto le interazioni un po’ sciocchine, ma i suoi occhi, due fessure buie e strette che contrastavano col sorriso aperto. Una sensazione che uno dei produttori dello show, David Greenfield, ha condiviso pubblicamente. Sempre ad ABC News infatti, Grenfield ha detto:
“Quando riguardo quella puntata oggi, per me è difficile farlo senza soffermarmi sui suoi occhi e sapere cosa stava pensando questo tipo. Vedo il male nascosto dietro il suo sorriso, poi mi dico che forse è la mia mente che lavora troppo di fantasia. Ma non riesco ad immaginare che qualcuno possa commettere un crime e poi andare in tv di proposito”
Dopo la sua partecipazione al programma, Rodney Alcala intensificò la sua attività omicidiaria.
Uccise Charlotte Lee Lamb, una segretaria di 31 anni di Santa Monica, stuprò e seviziò Monique Hoyt, un’autostoppista di 15 anni che però riuscì a fuggire. Alcala fu arrestato, ma sua madre pagò una cauzione per lui. L’ultima vittima del serial killer che ci viene mostrata nel finale di Woman of the Hour è proprio Monica Hoyt, che però nel film si chiama Amy. Dopo aver brutalizzato la Hoyt, Alcala uccise Jill Marie Parenteau, di 21 anni, di Burbank e Robin Christine Samsoe, una ragazzina di 12 anni, di Huntington Beach. Le indagini su quest’ultimo omicidio riuscirono ad assicurare Alcala alla giustizia.
In particolare, Alcala aveva sottratto i gioielli alla Samsoe e li teneva insieme ad altri preziosi rubati alle sue vittime e a centinaia di foto di ragazzine e donne, spesso nude o in posizioni erotiche. In un’intervista a Rolling Stone Anna Kendrick si è soffermata sul dettaglio dei gioielli.
“Alcala teneva con sé dei trofei, di solito gioielli. Ho questa immagine mentale di lui, che dopo aver violato e ucciso brutalmente una persona, si prende il tempo di rimuovere un delicato pezzo di gioielleria. Ha tenuto questi gioielli per anni. Aveva più rispetto per un orecchino che per un essere umano”
Dopo un lungo iter giudiziario, che si è protratto fino al 2010, Rodney Alcala è stato condannato a morte, ma è deceduto per cause naturali nel 2021, all’età di 77 anni. Cheryl Bradshaw invece si è trasferita altrove tenendosi lontana dalle attenzioni dei media.