Karen Gillan ha condiviso la sua emozione per l’adattamento di Mike Flanagan de La vita di Chuck di Steven King. L’attrice, che ha già lavorato con il regista in Oculus, ha rivelato in un’intervista con Collider di aver avuto l’opportunità di visionare una versione preliminare del film e ha espresso il suo profondo coinvolgimento emotivo, affermando di non aver smesso di piangere per giorni dopo averlo visto. Ha descritto l’esperienza come catartica e ha elogiato la narrazione unica e fantasiosa del film.
Il film, basato sulla novella di Stephen King contenuta in “Se scorre il sangue”, si concentra sulla vita di Charles Krantz, un uomo che sta affrontando la sua fine imminente a causa di un tumore al cervello. Insieme a Gillan, il cast include Tom Hiddleston, Mark Hamill, Harvey Guillén e Chiwetel Ejiofor.
L’attrice scozzese ha condiviso la sua esperienza lavorativa con Flanagan, notando che nonostante il passare del tempo, la collaborazione è stata altrettanto gratificante come nel passato (qui trovate la nostra spiegazione del finale di Oculus, il film a cui hanno lavorato assieme). Gillan ha enfatizzato la bellezza della storia, definendola una celebrazione della vita che potrebbe risuonare profondamente con il pubblico.
“Sai, non mi è sembrato così diverso. Mi chiedevo: “Ok, come è cambiato? Ha fatto così tanti film”. [Mi è sembrato lo stesso! Eravamo tornati in Alabama come se non fossimo mai partiti. Se c’era qualche differenza, suppongo che si sentisse più… Voglio dire, nel primo era rilassato, ma forse non lo era, faceva solo finta di essere rilassato. Ma no, era lo stesso Mike Flanagan, e brillante, e il film è assolutamente incredibile. Ne ho visto una versione non finita e non ho smesso di piangere per giorni. In senso positivo. È un’esperienza catartica. Si tratta di una persona che affronta la fine della propria vita, raccontata in modo molto fantasioso, ed è semplicemente bellissima. È una celebrazione della vita, credo. Penso che tutti noi potremmo avere bisogno di un po’ di questo“, ha dichiarato a Collider.
Quanto alla trama, si prevede che il film sarà diviso in tre atti, raccontati in ordine cronologico inverso, seguendo il percorso di Chuck dalla maturità fino alla sua infanzia da orfano. Questo approccio narrativo offre uno sguardo unico sulla vita del protagonista, con particolare attenzione alla sua transizione verso la fine.
Flanagan, regista esperto nell’adattare opere di King, ha già portato sullo schermo con successo altre storie dell’autore, come “Il gioco di Gerald” e “Doctor Sleep“. Questo nuovo adattamento, insieme al suo impegno nello sviluppare una serie televisiva su La torre nera, promette di essere un’altra interpretazione stimolante e coinvolgente del materiale di King.
Anche se la data di uscita ufficiale non è stata ancora annunciata, la reazione entusiasta di Gillan e il suo coinvolgimento nel processo di produzione suggeriscono che potremmo aspettarci l’uscita del film molto presto. “The Life of Chuck” continua a rimanere una delle storie più sperimentali e coinvolgenti di Stephen King, e l’interpretazione di Flanagan promette di portare nuova vita a questo racconto intriso di emozione e riflessione sulla natura umana.