Il film La vita possibile è ispirato alla storia vera di una persona vicina al regista Ivano De Matteo e alla moglie Valentina Ferlan, con cui ha scritto la sceneggiatura. Il regista e la compagna hanno intrapreso un percorso di ricerca, incontrando vittime di violenza domestica e esperti in psicologia dell’infanzia, consapevoli del costo emotivo che i figli pagano in queste situazioni difficili.
La trama si sviluppa attorno alla storia di una donna determinata a rompere i legami con un marito violento, intraprendendo il difficile cammino della ricostruzione della sua esistenza. “Ci ha colpito la vicenda di una persona che conosciamo. Avevamo intuito che qualcosa non andava, poi un giorno si è aperta con noi, ci ha raccontato tutto. Non avremmo mai immaginato“, ha raccontato il regista. Il film si concentra sulla forza delle donne che affrontano la violenza, senza cadere nell’approfondimento voyeuristico degli abusi, ma piuttosto esplorando la storia di una scelta coraggiosa.
La vita possibile, disponibile per lo streaming, non vuole essere la cronaca di una fuga, e evita di enfatizzare gli atti violenti. De Matteo ha dichiarato di non voler creare un film voyeuristico, ma piuttosto di narrare una storia di coraggio. Il nucleo della trama ruota attorno alla violenza subita da una donna, all’amicizia solidale di un’altra donna e all’amore di un bambino. La storia, pertanto, si configura come un percorso di rinascita partendo da un dramma, mostrando che, nonostante le sconfitte, alcune donne riescono alla fine a vincere la guerra. La vita possibile incarna il coraggio delle donne che, come il personaggio di Anna, decidono di rompere il silenzio, comprendendo che la violenza non è amore, e intraprendono un nuovo percorso di vita. In definitiva, il film si basa sul coraggio delle donne di fronteggiare le avversità e rinascere.