Il nuovo film di Martin Scorsese su Gesù, tratto dal romanzo Vita di Gesù, del giapponese Shūsaku Endō, nasce come risposta a un appello di Papa Francesco agli artisti di tutto il mondo, utile ad elevare la comprensione della figura di Cristo nel mondo. Scorsese, con l’aiuto dello sceneggiatore Kent Jones, ha prontamente raccolto la sfida: le riprese della nuova opera, ancora senza titolo, dovrebbero iniziare nel 2024.
Intanto, però, l’attesa monta e Padre Antonio Spadaro, ex direttore della rivista culturale gesuita La Cultura Cattolica, ha raccontato in esclusiva a Variety i retroscena del progetto di Scorsese: i due, infatti, ne hanno discusso a lungo a seguito di una conferenza organizzata dallo stesso Spadaro a Roma.
Le conversazioni sono ora raccolte in un libro, dal titolo Dialoghi sulla fede, pubblicato dalla casa editrice La Nave di Teseo.
Nell’intervista a Variety, Spadaro sottolinea come il film sia il naturale prodotto del genuino interesse di Scorsese nei confronti della figura del Figlio di Dio, come peraltro dimostrato in passato, con L’ultima tentazione di Cristo e persino Silence (peraltro scritto in collaborazione con Jones e tratto da un’opera di Shūsaku Endō).
“Per me è chiaro ed evidente come questa scelta non sia stata casuale. Voglio dire che, dopo aver sentito l’appello del Papa, lui ha deciso di rispondere in questo modo. Ma secondo me l’appello del Papa – e questa è solo una mia impressione – ha fatto emergere in realtà un desiderio che in realtà Scorsese ha sempre avuto. Lui voleva fare un film su Gesù sin da quando era studente alla New York University. Poi non se ne fece nulla perché uscì il “Vangelo secondo Matteo” di Pasolini, ma Scorsese avrebbe sempre voluto ritrarre Gesù in abiti contemporanei.”
Ogni volta che si sente parlare di religione, la gente si irrigidisce e protesta. La religione ha fallito, nella sua missione, ma ciò non significa che l’impulso iniziale fosse sbagliato. Tu puoi non volerne sapere nulla, è un tuo diritto, ma prima riflettici sopra, analizza. Non mettere subito tutto da parte con sufficienza. E potresti anche trovare un modo nuovo per vivere la tua vita“.
Spadaro commenta così queste parole: “Quando parla di rimozione dell’onere negativo della religione, si riferisce a ciò che ha visto e sperimentato con chiarezza riguardo il coinvolgimento della Chiesa negli scandali, negli abusi, in tutto ciò che non ha nulla a che vedere con la spiritualità. Cerca di recuperare l’ esperienza originale che ha avuto da bambino, come chierichetto, di ciò che veramente sono i valori cattolici; in questo senso, il film non sarà solo un riflessione sulla figura di Gesù, ma sul cinema stesso di Scorsese, riletto e rivalutato da questo punto di vista, tutto nuovo“.