Il film Mine Vaganti di Ferzan Özpetek finisce con la morte della nonna, che lascia il pastificio ad Antonio come sua ultima volontà. Inoltre, raccomanda a ciascun membro della famiglia di essere sé stesso e di rispettare la diversità altrui. Durante il suo funerale, passato e presente si fondono in una scena quasi onirica: la nonna ritrova il suo amato Nicola, fratello di suo marito e suo unico vero amore; Vincenzo e Antonio sembrano riappacificarsi, mentre Tommaso osserva Marco e Alba ballare e, dopo aver accennato un sorriso, se ne va.
Questo dopo che Tommaso, sentendosi sempre più inadeguato nelle sue nuove responsabilità, trascura il fidanzato Marco e rinuncia al ritorno a Roma. Dopo un intenso confronto con il fratello, durante il quale entrambi si accusano reciprocamente, la routine dei Cantone viene sconvolta dall’arrivo di Marco insieme agli amici Davide, Andrea e Massimiliano. I genitori di Tommaso, credendoli eterosessuali, li accolgono contro la volontà di Tommaso. Ben presto, la stravaganza dei tre amici insospettisce la famiglia, confermando alcuni indizi sull’omosessualità di Tommaso. Nel frattempo, Marco rimprovera il compagno per la sua incapacità di affrontare i genitori, e il loro rapporto si fa molto teso. Solo poco prima della partenza i due fidanzati riescono a chiarirsi. Dopo che Marco e gli amici se ne vanno, Tommaso trova finalmente il coraggio di affrontare i genitori e dichiarare che la vita che hanno scelto per lui non è quella che vuole vivere.
Al centro della trama di Mine Vaganti, Stefania e Vincenzo aspettano con ansia il ritorno del figlio Tommaso. Anche zia Luciana, la nonna, sua sorella Elena e Alba, l’amica di sempre, non vedono l’ora di rivederlo. Tutti coltivano in segreto la speranza che Tommaso accetti di affiancare suo fratello Antonio nella gestione del pastificio di famiglia. Nessuno, però, ha fatto i conti con il destino e anche per questo Tommaso si troverà a rimanere a casa dei suoi genitori più a lungo di quanto aveva previsto.
Il film, che potete recuperare in streaming, ha ricevuto 13 candidature ai David di Donatello 2010, vincendo due premi per i migliori attori non protagonisti (Ilaria Occhini ed Ennio Fantastichini). Nello stesso anno, ha ottenuto il Premio Speciale della Giuria al Tribeca Film Festival. Ha inoltre vinto 5 Nastri d’argento e ha ricevuto una candidatura al Premio del Pubblico Europeo e una per l’autore della colonna sonora agli European Film Awards.