Aaron Pierre, doppiatore statunitense di Mufasa nell’omonimo prequel Disney in uscita a Natale 2024, ha spiegato in un’intervista come nel film il personaggio del monarca leonino differirà molto rispetto alla versione apparsa sia nel classico animato del 1994, sia nel suo remake in CGI del 2019, cui questo film è direttamente collegato.
Pierre, che raccoglie il testimone da James Earl Jones, voce storica del personaggio in entrambe le pellicole, spiega a Collider le sfide affrontate nel dare vita a un’inedita versione giovane di Mufasa: “La differenza più grande è che in questo nuovo film, Mufasa ha un ruolo diverso da quello che gli abbiamo sempre visto cucito addosso.
Il Mufasa di James Earl Jones era nel pieno del suo potere; noi invece vedremo qualcuno che a quel punto deve ancora arrivarci; chi è davvero il giovane leoncino che un giorno diventerà il leone che tutti abbiamo conosciuto? Deve ancora imparare a comportarsi da re, ad avere la postura e i movimenti giusti, a gestire al meglio i rapporti con la sua comunità e i suoi cari… ecco, capire come farà ad ottenere tutto questo è la chiave del film“.
Mufasa, diretto da Barry Jenkins, narra in flashback l’ascesa al potere di un giovane Mufasa, a scapito del machiavellico fratello Scar; a raccontare la vicenda a Kiara, figlia di Simba e Nala, è il saggio Rafiki, coadiuvato dagli interventi umoristici di Timon e Pumbaa. Con un incasso totale di 1,6 miliardi di dollari, Il Re Leone è stato il secondo film più visto del 2019, dietro solo al fenomeno Endgame, a fronte di un budget di quasi 300 milioni.