Neri Parenti è stato uno di quelli che ha contribuito a creare quello che oggi conosciamo come cinepanettone. Nonostante questo oggi pensa che il genere sia morto, anche se in un’intervista al Corriere della Sera si sbilancia raccontando anche dei curiosi aneddoti sui suoi film da Maradona a Bin Laden.
Ma cos’è oggi il Cinepanettone? “Un genere finito per mancanza di attori, soggetti e soldi”. Furono però spesso delle vere avventure per regista e cast: “Per il primo Vacanze di Natale ’95 girammo ad Aspen in Colorado. Non c’era neve, perciò salimmo a 4mila metri. Solo che non essendo degli sherba si rimaneva dopo tre passi senza fiato. Per Natale a Miami invece beccammo l’uragano Katrina. Chiusi in albergo con i sacchetti di sabbia alle finestre vedemmo volare auto, lampioni e alberi”.
Per Tifosi nel 1999 arriva la collaborazione con Diego Armando Maradona: “Fu dura, accettò alle sue condizioni. Non voleva girare a Napoli, farlo in pochi giorni e interrompere appena era stanco. Affittammo un appartamento a Roma. Fino all’ultimo non sapevamo nemmeno se sarebbe stato presente. Arrivò di notte e si scusò. Ci fece disperare. Alla fine mi regalò la sua maglia dell’Argentina con la dedica “Al mio regista preferito”…”.
Drammatico fu invece l’approccio a Natale a New York: “Era il 2001 e avevamo già girato mezzo film, le ultime scene a Fiumicino prima di imbarcarci. Era l’11 settembre, attentato alle Torri Gemelle. Non partimmo più, ma Aurelio De Laurentiis non si voleva arrendere. Diceva che tutto sarebbe andato a posto in pochi giorni e noi gli chiedemmo se aveva parlato con Bin Laden, ironicamente. Lui chiese alla segretaria di cercarglielo e lei rispose che gli avrebbe lasciato un messaggio. Ripiegammo su Amsterdam e il titolo divenne Merry Christmas”.