Leonardo Pieraccioni presenta il suo nuovo film, Pare parecchio Parigi, in cui interpreta il ruolo del protagonista, con la partecipazione di Nino Frassica, Chiara Francini e Giulia Bevilacqua; la pellicola, in uscita giovedì 18 gennaio, si discosta dalla produzione del comico toscano, in parte per una trama diversa e attenta a un importante tema sociale come il rapporto tra padri e figli e la questione della paternità. Un film che, secondo il regista, non piacerà troppo al pubblico, assuefatto da troppe commedie tutte uguali.
In un’intervista esclusiva al settimanale Oggi, Pieraccioni spiega così il suo pensiero: “Le commedie hanno mostrato il fianco. Oggi bisogna quasi nasconderle. Ne abbiamo fatte tante, forse troppe, abbiamo vissuto anche di rendita. Il pubblico fino a un certo punto ci ha seguito, poi, forse, è rimasto deluso. Sì, in effetti “Pare parecchio Parigi” è diverso da tutto quello che ho fatto finora; racconto una storia e da lì cerco di sviluppare un tema“.
![Leonardo Pieraccioni in Pare parecchio Parigi](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/pare-parecchio-parigi-2-scaled.jpg)
La nuova opera di Pieraccioni è tratta da una storia vera, ma non è autobiografica: “Due fratelli, che non si parlano da anni, col padre moribondo, che non ci vedeva più: [non] abbiamo combinato nulla, siamo una famiglia di merda; il padre non era mai stato a Parigi, lo misero su una roulotte, arrivarono a Pisa e gli fecero credere di essere davanti alla Torre Eiffel. Il vecchio uscì e disse: ‘Parigi è bellissima’. Non capirono mai se c’era cascato o li avevca presi in giro. Però si abbracciarono, e di lì a poco il padre morì“.
Un film, dunque utile a indagare le conflittualità familiari spesso nascoste: “Volevo raccontare i non detti che avvelenano i rapporti tra figli, genitori, fratelli, senza che a nessuno venga in mente di sistemare le cose. Nel film, il babbo arriva a fine corsa e tutti capiscono che rimane un’ultima chance. Ora o mai più“.
Nel ruolo del padre, Nino Frassica, un’icona della comicità nostrana: “Per convincerlo gli ho mandato un messaggio vocale. Ho immaginato che fosse pigro come me, e gli ho detto che se voleva poteva starsene sdraiato tutto il film e gli mettevo anche l’aria condizionata“.