Pedro Almodovar è a Cannes 2023 per presentare il suo corto western e dice la sua sul genere americano per eccellenza che lui ha voluto declinare a modo suo. Il regista spagnolo, ha indicato i film western diretti da donne, come i suoi preferiti, in particolar modo Il potere del cane di Jane Campion, del quale però ha sottolineato alcune criticità, ma anche The Rider – Il sogno di un cowboy e Nomadland di Chloe Zhao e First Cow e Meek’s Cutoff di Kelly Reichardt.
Quando gli chiedono dello stato di salute del genere western, Pedro Almodovar risponde che “è molto vivo, sia per quanto riguarda i film che le serie. In TV forse è più tradizionale, penso a Yellowstone, ma al cinema ci sono state tre registe donne – Jane Campion, Chloe Zhao e Kelly Reichardt – che con i loro film hanno trovato un modo molto interessante e personale di raccontare il genere”.
In particolare si sofferma sul film della Campion, Il potere del cane, vincitore di un premio Oscar, che in qualche modo esplora il tema dell’omosessualità tra cowboy. Il film della Campion, secondo Almodovar, ha però un difetto: “I personaggi hanno una sessualità molto ambigua, e questo li rende affascinanti. Ma è un discorso che rimane in superficie perché non viene mai direttamente affrontato. Non ne parlano mai e, soprattutto, non scopano mai!”
Riguardo il suo corto western, Strange Way of Life, che vede protagonisti Ethan Hawke e Pedro Pascal, Pedro Almodovar ha detto che aveva timore di sbagliare, perché era il suo primo western e poi è un genere molto amato negli States. Era certo di non voler realizzare uno spaghetti western classico, ma più una storia d’amore costruita sulle basi di un western.