Presence, il nuovo film horror di Steven Soderbergh, è stato presentato al Sundance Film Festival 2024, tra le reazioni spaventate del pubblico in sala e il cast stesso che si è detto terrorizzato dall’esperienza. Questo thriller spettrale è girato dal punto di vista di un fantasma che “vive” con la ricca famiglia Payne: Lucy Liu, che interpreta la madre, ha confessato, dopo la proiezione, di essersi veramente spaventata. “Sono distrutta“, ha detto Liu. “Il mio corpo sta avendo reazioni come se non fossi nel film“. Inoltre, non sono pochi gli spettatori che hanno lasciato la sala.
Il coprotagonista di Liu, West Mulholland, è poi intervenuto per chiarire che non è affatto come il personaggio di James Spader in “Pretty In Pink” che incontra Ted Bundy. “Non sono così“, ha detto Mulholland, passandosi nervosamente la mano tra i folti capelli biondi (nel cast ci sono anche Chris Sullivan, Callina Liang, Eddy Maday e Julia Fox).
![Il cast del film horror Presence di Steven Soderbergh. COURTESY OF SUNDANCE INSTITUTE](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/01/presence-soderbergh-cast.webp)
Soderbergh ha affidato la sceneggiatura del film a David Koepp, suo collaboratore da decenni, più precisamente dal 1989, quando hanno presentato dei film al Sundance, “Apartment Zero” di Koepp e “Sesso, bugie e videotape” di Soderbergh.
Koepp ha raccontato qualcosa in merito alla stesura della sceneggiatura: “Mi è venuta l’idea del “e se negassi tutto quello che ho detto su questo argomento e lo facessimo solo dal punto di vista del fantasma?”. Adoro quando la storia si svolge in un unico luogo o si stabiliscono regole arbitrarie per se stessi che ci confinano“.
Ha poi raccontato della prima volta in cui lui e Soderbergh hanno parlato del film. “Mi disse: ‘Una cosa che dovresti sapere sulla famiglia: sono davvero incasinati’. Io ho detto: ‘Sembra interessante’, e lui ha risposto: ‘No, sono davvero incasinati’. Quindi questa è stata la mia guida: Il punto di vista del fantasma, io sono in questa casa, la famiglia è davvero incasinata, e io parto da lì“.
Il regista ha parlato di quanto ami il montaggio, arrivando a dire che la ricompensa per essere sul set è quella di poter montare le riprese. “Il suo potere mi stupisce ancora“, dice Soderbergh. “Come si possa cambiare l’intenzione di qualcosa semplicemente riordinando le inquadrature o tenendole più a lungo o in un certo modo. Il trucco, quando si entra in sala di montaggio, è non perdersi in ciò che è possibile fare e rimanere concentrati, perché è davvero un multiverso. Puoi andare ovunque, ma a un certo punto devi andare da qualche parte. Ho amici a cui faccio vedere le cose in anticipo. È la stessa cosa della Pixar: fallire il più velocemente possibile“.