Quentin Tarantino ha rifiutato Johnny Depp nel cast di Pulp Fiction. Il regista non aveva idea, all’epoca, di chi avrebbe potuto recitare nel suo film, e ha messo insieme un’importante lista di possibilità per ogni ruolo importante. Sapeva chi voleva interpellare per primo, cosa che lo portò a respingere un dirigente dello studio che voleva ingaggiare Johnny Depp.
In una recente apparizione su YMH, Quentin Tarantino ha parlato del processo di casting di Pulp Fiction e della lista che ha messo insieme. Per il ruolo di Ringo, Tarantino voleva ingaggiare la sua ex star di Le Iene, Tim Roth, ma dice che i dirigenti dello studio volevano offrire il ruolo prima a un altro nome, Johnny Depp. Questo ha portato il regista a fare una domanda molto semplice: “Pensate che Johnny Depp che interpreta il ruolo di Ringo in questo film, che è la scena di apertura e la scena di chiusura è tutto, pensate che aggiungerà molto al botteghino?“.
Il dirigente in questione, Mike Medavoy, pare abbia ammesso che avere Depp in un ruolo così piccolo non avrebbe aggiunto nulla agli incassi. Tarantino vede l’intera faccenda da una prospettiva pragmatica. Dice di capire perché vengono prese decisioni del genere, in quanto consentono essenzialmente ai dirigenti di avere una scusa. Se Pulp Fiction fosse stato un flop, avrebbe potuto dire di aver fatto tutto il possibile per ottenere grandi nomi nei ruoli. Tarantino voleva offrire il ruolo di Ringo prima a Tim Roth, per poi passare a Johnny Depp se Roth non fosse stato in grado di farlo. Questo contraddice delle passate dichiarazioni dove – nella lista di attori preferiti per il ruolo – compare Christian Slater dopo Roth.
Il regista ha spiegato di aver messo insieme l’enorme lista perché voleva avere la libertà di scegliere i migliori attori disponibili per i vari ruoli. Poiché Pulp Fiction è stato il suo primo grande film in studio, ha voluto prima ottenere l’approvazione dei produttori per l’intera lista. Così facendo ha potuto scegliere chi voleva, sapendo che alla fine lo studio avrebbe approvato. Ha spiegato: “Non sapevo esattamente chi volevo per questa o quella parte, così ho scritto una lista gigantesca con una tonnellata di nomi. Volevo che fossero tutti pre-approvati, senza sapere se avrebbero funzionato. Se mi fossero piaciute le vibrazioni con quella persona o se avessero fatto un buon lavoro, ma volevo che fossero approvati”.