Ospite di Bill Maher e del suo Club Random Podcast, Quentin Tarantino, nel corso di una lunghissima chiacchierata, ha affrontato anche lo spinoso tema dell’incidente sul set del film Rust, in cui, nel 2021, perse la vita Halyna Hutchins, direttrice della fotografia; a causare la morte della donna, un colpo sparato da una pistola di scena, in quel momento imbracciata da Alec Baldwin, protagonista del film; al proposito,
Tarantino ha affermato come Baldwin non possa ritenersi completamente libero da qualsivoglia responsabilità, anche se, naturalmente, la maggior parte della colpa è da ascrivere, secondo il regista di Pulp Fiction, all’operato dell’armiere della troupe.
Da un punto di vista legale, lo ricordiamo, Baldwin, nel luglio 2024, è stato prosciolto da tutte le accuse, per via di un vizio di forma, mentre Hannah Gutierrez – Reed, l’armiere responsabile, sta attualmente scontando una pena di 18 mesi di reclusione per omicidio colposo in un carcere del New Mexico. La discussione sull’argomento nasce da una considerazione di Maher, che ‘assolve’ idealmente Baldwin; Tarantino replica, correggendo il tiro:
Maher: Io sto dalla sua parte… è finito veramente in una storia del cazzo. Come fa essere colpa sua? I casi sono due: o le ha sparato volontariamente, o non le ha sparato volontariamente; nel qual caso, tutto quello che successo [l’incriminazione e il processo] sono tutte puttanate. Mi sbaglio?
Tarantino: Credo di non sbagliare se dico che chi è responsabile della gestione delle armi sul set, in una situazione come quella, h il 90% di responsabilità, ma il resto è da imputare all’attore. Si tratta pur sempre di un’arma, sei corresponsabile
Il regista procede poi a spiegare meglio la propria posizione, argomentando
C’è una procedura da seguire, e se la segui come si deve, va tutto bene: se sai di avere, poniamo, tre proiettili in canna, da sparare in successione mentre nel frattempo dici le tue battute, ma poi ti accorgi che uno dei proiettili non è stato espulso come di dovere, allora ti fermi e avvisi la troupe.
La discussione, poi si sposta sull’uso della CGI nelle scene di conflitto a fuoco, un espediente cui Tarantino non ricorrerebbe mai
Sparare a salve, e vedere gli spari a salve è eccitante! Voglio vedere una fiammata arancione vera, non una finta! Sì, si potrebbe aggiungere in post-produzione, ma secondo te, chi cazzo guarderebbe un porno con le erezioni in digitale? Allo stesso modo, non mi piacciono certi angoli di ripresa tipici del nostro cinema anni ’80, dove sul set chi spara non ha chiaramente nessuno davanti. Nei film girati ad Hong Kong, invece il protagonista teneva in mano una .45 e il suo bersaglio era lì, di fronte a lui, vicinissimo! Una vera e propria liberazione!
Tarantino, il cui ultimo film risale all’ormai lontano 2019, ha recentemente abbandonato il progetto denominato “The Movie Critic” che avrebbe dovuto essere il suo decimo e conclusivo film, a terminare la carriera.