I film di Quentin Tarantino li conosciamo tutti ed è quindi complicato immaginare che il regista abbia paura di qualche cult cinematografico, e invece è proprio così. Il grande cineasta ha, infatti, affermato di essere stato traumatizzato da alcuni film molto famosi, uno di questi fa parte della grande corona di lungometraggi Disney. Potete immaginarlo? È proprio vero, la sua confessione è stata molto chiara.
Il regista di Pulp Fiction, infatti, ha parlato al Los Angeles Times durante un’intervista per l’uscita del suo libro “Cinema Speculation”, rivelando i titoli di film che lo hanno letteralmente traumatizzato nella vita. In particolare, Quentin Tarantino parla di Bambi e L’ultima casa a sinistra, due generi totalmente diversi ma che l’hanno toccato in maniera particolare: “Penso che Bambi sia ben noto per traumatizzare i bambini. È un cliché, ma è vero. L’unico altro film che ho visto e non riuscivo a gestire è stato in un drive-in nel Tennessee. Ero lì da solo , seduto sulla ghiaia accanto a un oratore, a guardare L’ultima casa a sinistra di Wes Craven. Quindi per me, questi due film sono su uno scaffale di merda uno accanto all’altro”
Quentin Tarantino ha, inoltre, dichiarato più volte che finirà la sua carriera da regista con il suo decimo film. Il regista ha detto che gli piacerebbe concludere con un progetto horror, genere che non ha mai esplorato, nonostante i suoi film contengano spesso scene splatter.
Il cineasta ha detto: “Adoro i film dell’orrore. Mi piacerebbe fare un film dell’orrore. E in realtà penso che la sequenza dello Spahn Ranch in C’era una volta… a Hollywood sia la più vicina a una sequenza dell’orrore, perché penso che sia terrificante. E non mi ero nemmeno reso conto di quanto fosse venuta bene, francamente, finché non me l’ha detto il mio montatore”
Quentin Tarantino, infine, ha le idee chiarissime sui film di supereroi, come i cinecomic Marvel o DC. Il regista ha ammesso che non vorrebbe mai far parte di un progetto del genere: “Devi essere un mercenario per fare quelle cose. Io non sono un mercenario. Non sono alla ricerca di un impiego”