Durante la conferenza stampa di Rapito al Festival di Cannes 2023, Marco Bellocchio ha parlato della realizzazione del film e del progetto rimasto incompiuto di Steven Spielberg. Sì perché anche il regista statunitense avrebbe dovuto realizzare una pellicola su Edgardo Mortara, prima che il progetto naufragasse.
A tal proposito, Bellocchio ha dichiarato: “Ho scoperto che Spielberg stava preparando un film su Mortara partendo da un altro libro ed era già avanti con la preparazione…stava cercando le location in Italia e gli attori del cast, poi la cosa si è fermata, perché pare non abbia trovato il bambino. A me questa sembra una ragione a metà, perché in realtà questo film non si poteva fare in una lingua che non fosse l’italiano, o i dialetti italiani o il latino. Farlo in inglese avrebbe significato realizzare un altro film“.
Poi, parlando di come è nata l’ispirazione per il suo film, Bellocchio ha dichiarato: “Ho letto il libro (Il caso Mortara di Daniele Scalise) ed è successo che mi sono innamorato di questa storia… quindi è nata l’ispirazione, sono nate le immagini per poterla realizzare. Il momento della sceneggiatura è stato molto importante perché è stato un momento impetuoso, c’era già tutto in questa storia“.
Rapito racconta la storia di Edgardo Mortara, bambino ebreo bolognese che, nel 1858, venne sottratto alla famiglia su ordine di Papa Pio IX per essere educato alla fede cattolica nella Roma pontificia.