Michael J. Fox e Christopher Lloyd di Ritorno al futuro si sono ritrovati con una reunion al panel del New York Comic Con 2022: Marty McFly e il Dottor Emmett Brown sono stati accolti da una standing ovation da parte del pubblico che, 37 anni dopo l’uscita del film nelle sale, ha dimostrato di amare ancora il film di Robert Zemeckis e gli attori che hanno animato la trilogia.
Il moderatore del panel ha chiesto alle due star di raccontare il loro primo incontro sul set. Michael J. Fox ha ricordato di essere subentrato a Eric Stoltz, che aveva interpretato il suo personaggio per cinque settimane. “La parte migliore di questo film è stata lavorare con Chris“, ha detto l’artista. Lloyd, da parte sua, ha rivelato che durante una cena all’una di notte a lui, e al resto del cast, fu detto dell’arrivo di un nuovo attore per interpretare il giovane McFly. “Sono riuscito a malapena a superare le prime sei settimane, e ora devo farlo di nuovo?“, pensò Christopher in quel momento, anche se con Michael J. c’è stata: “una chimica immediata“.
Fox ha ricordato che il suo co-protagonista era il “re delle spiegazioni”, perché esponeva al resto del cast tutti i dettagli e le battute che dovevano essere pronunciate “Nessuno voleva farle perché è una cosa noiosa, ma lui era molto bravo e divertente“.
Entrambi gli attori hanno voluto tessere le lodi per Ritorno al futuro: il musical: “Non sono caduti nella trappola di imitarci, hanno capito appieno i loro ruoli. Ci andrò quando verrà a New York“, ha detto Michael J. Fox, che poi ha aggiunto “Per quello che ho potuto vedere è un grande spettacolo“.
L’attore, a cui nel 1991 è stato diagnosticato il Parkinson, lo scorso maggio ha pubblicato il libro Il futuro è stato bellissimo – Considerazioni di un ottimista sulla mortalità, di cui ha parlato durante il panel. La star inoltre ha ricordato i problemi di salute degli ultimi anni. Nel 2018 ha scoperto di avere un tumore benigno alla spina dorsale e poco dopo è caduto in cucina rompendosi un braccio. Nonostante questo, ha invitato tutti ad essere ottimisti, pensando che le cose possano migliorare e non peggiorare.
Christopher Lloyd ha raccontato che non avrebbe voluto interpretare nessuna sit-com, compresa Taxi, la serie televisiva che gli fece vincere due Emmy Awards. “Il mio agente mi chiese di parlare con i creatori di Taxi“, ha detto l’artista che, dopo questo colloquio, si convinse che valeva la pena aderire a quel progetto che lo ha visto protagonista dal 1978 ed il 1983. “Sei stato fantastico in Taxi“, gli ha detto ha detto Fox
Qualcuno dal pubblico ha chiesto a LLoyd se, come attore, ha un genere preferito “Se un ruolo mi entusiasma, allora quello è un buon motivo per accettare di farlo”. La canzone preferita di Christopher Lloyd non è né Johnny B. Good o Power of Love, due brani della colonna sonora della trilogia di Ritorno al futuro “ma un brano di cui non ricordo il nome, è la canzone mia e di mia moglie, ha rivelato LLoyd.
Michael J. Fox ha sottolineato che “tutti i personaggi di Ritorno al futuro erano perfettamente inseriti nel cast”, menzionando le persone coinvolte. L’attore ha anche raccontato che avrebbe voluto portare a casa il cavallo Whiskey, quello che ha cavalcato in Ritorno al futuro III, ma la produzione non gli ha dato né il cavallo, né la chitarra con cui si è esibito sulle note di Johnny B. Good.
Michael J. Fox ha detto che aveva imparato a suonare la chitarra “per fare colpo sulle ragazze” e che era ben preparato per “interpretare uno skateboarder”. L’attore ha parlato del suo insegnante di chitarra e di come si sia ispirato a Jimi Hendrix, Van Halen e altri per la scena dell’assolo di chitarra.
Christopher Lloyd ha raccontato che la voglia di imparare a recitare è nata dopo aver visto il film dell’Amleto con sua madre, quando era piccolo. Alla fine della pellicola era rimasto sbalordito, tanto che in seguito aveva memorizzato gran parte delle battute. Fox ha sostenuto che Lloyd è un “grande attore shakespeariano”, ricordando che anni fa ha interpretato Re Lear a Broadway.
Alla fine del panel, Michael J. Fox ha parlato della Fondazione Fox, ha sottolineato il desiderio di finanziare la scienza per trovare una cura e aiutare le persone affette dal Parkinson. La sua fondazione negli anni ha raccolto, oltre un miliardo di dollari e per questo ha ringraziato il pubblico.