Il film Room è solo parzialmente ispirato a una storia vera; basato sull’omonimo romanzo di Emma Donoghue, la storia si ispira a casi reali come il caso Fritzl in Austria e il caso Jaycee Dugard negli Stati Uniti, di persone che sono state tenute prigioniere contro la loro volontà per anni. Anche se gli eventi e i personaggi del film sono nati dall’immaginazione dell’autrice, finzione e realtà sono si fondono per quanto riguarda gli aspetti psicologici ed emotivi di queste tragiche esperienze.
Room utilizza essenzialmente le vite di persone reali per costruire le fondamenta di una narrazione fittizia. Scavando a fondo nelle conseguenze di tragedie così strazianti, il romanzo e il film si propongono di renderci empatici nei confronti di chi vive esperienze simili, attraverso il viaggio dei suoi due personaggi centrali.
Basato sull’omonimo romanzo di Emma Donoghue (che ne ha anche scritto la sceneggiatura), Room vede come protagonista Joy (Brie Larson), tenuta prigioniera da un uomo che chiama Old Nick (Sean Bridgers) per sette anni in un piccolo capanno nel suo cortile. Dopo due anni, la donna dà alla luce un figlio, Jack (Jacob Tremblay), che crede che la loro piccola stanza sia tutta la totalità del mondo. Dopo il suo quinto compleanno, Joy decide di dirgli la verità, nella speranza che i due riescano a fuggire.
La sola premessa del film è straziante e spaventosa, ma non così distante dalla realtà, purtroppo. Esistono infinite testimonianze di donne tenute prigioniere – a volte da sconosciuti, a volte da familiari – e spesso abusate sessualmente e costrette a partorire i figli dei loro stupratori.
Quando è stato pubblicato il romanzo “Room”, Emma Donoghue ha rilasciato un’intervista al Guardian, in cui ha rivelato che la storia del suo libro è stata ispirata dall‘oscura vicenda di Elisabeth Fritzl, una donna tenuta prigioniera dal padre, Josef Fritzl, per 24 anni. Come Donoghue si premura di chiarire nell’intervista, il suo romanzo è stato “innescato” da questa storia.
Donoghue ha spiegato: “Dire che Room è basato sul caso Fritzl è troppo forte. Direi che è stato innescato da esso. Le notizie dei giornali su Felix Fritzl [il figlio di Elisabetta], all’età di cinque anni, che emergeva in un mondo che non conosceva, mi hanno fatto venire l’idea in testa. L’idea del bambino con gli occhi spalancati che emerge nel mondo come un marziano che arriva sulla Terra mi ha catturato“.
Il caso Fritzl, avvenuto ad Amstetten, in Austria, ha ricevuto un’ampia attenzione da parte dei media, proprio come succede anche per quello di Joy e Jack in “Room”. Il Guardian riporta che Elisabeth iniziò ad essere abusata sessualmente dal padre già all’età di 11 anni e che all’età di 18 anni venne rinchiusa in cantina, dove rimase per 24 anni. Durante questo lunghissimo arco di tempo, è stata ripetutamente violentata da Josef e ha dato alla luce sette figli. Josef è stato arrestato nell’aprile 2008 – lo stesso anno in cui questo scioccante crimine è stato reso pubblico – e alla fine è stato condannato all’ergastolo (via CBS News).