In occasione del venticinquesimo anniversario dell’uscita nei cinema de La minaccia fantasma, Ian McDiarmid, storico interprete dell’imperatore Palpatine in Star Wars, ha discusso in un’intervista, con toni fra il serio e il faceto, di alcune ripercussioni legate alla rivelazione della sua parentela con Rey, l’eroina della trilogia sequel, non altri che sua nipote, come si scopre in Episodio IX. Palpatine, etereo ed impalpabile, per avere una nipote, avrebbe dovuto prima di tutto avere un figlio. E, anche nella galassia lontana lontana, per concepire un figlio è necessario un rapporto sessuale. O forse no.
Al proposito, McDiarmid non sembra avere le idee particolarmente chiare. Interpellato da Empire, infatti, l’attore anglosassone ha dichiarato: “Certo che ha fatto sesso. Del resto, pensare a Palpatine che fa sesso, comunque la si guardi, è terrificante. Quindi, alla fine sai che ti dico? Magari no, non ha fatto sesso! Diciamo che io non affronterei l’argomento troppo in profondità, ecco”.
Secondo il canone ufficiale, tuttavia, il figlio di Palpatine sarebbe semplicemente un suo clone e non un discendente genetico diretto: “Forse c’entrano i midichlorian, ma non chiedetemi cosa sono, non ne ho la minima idea”, ha chiosato l’attore.
I midichlorian sono una forma di vita intelligente e microscopica presente, a livelli più o meno alti, in tutti gli organismi viventi; qundo la loro concentrazione è particolarmente elevata, possono dare vita a un altro essere, come avvenuto per il Jedi Anakin Skywalker (il futuro Darth Vader).
L’imperatore Palpatine è l’antagonista presente nel maggior numero di film della saga di Star Wars, essendo comparso già a partire da Episodio V, nell’1981, per poi tornare nel successivo Episodio VI, e ricomparire in Episodio IX, dopo essere stato apparentemente ucciso; il personaggio compare anche nella trilogia prequel, che racconta fatti antecedenti a quelli della trilogia classica.