Justin Lin ha svelato la ragione per cui il previsto sequel di The Bourne Legacy, con Jeremy Renner nei panni dell’agente segreto Aaron Cross, non vide mai la luce; il regista di Fast X, ospite all’Happy Sad Confused Podcast ha infatti spiegato che il progetto venne accantonato una volta che Matt Damon decise di tornare a interpretare il personaggio, in quello che sarebbe diventato il quarto film della sua saga, ovvero Jason Bourne, diretto da Paul Greengrass nel 2016.
Ecco le parole del regista, raccolte da Screenrant: “Avevo appena finito Fast 6, Donna Langley di Universal mi chiama e mi propone di girare il sequel di Legacy con Renner; io ero felicissimo, e spero un giorno di poter riutilizzare alcune delle cose che abbiamo girato; all’epoca, credevamo che Matt [Damon, ndr] non volesse più saperne del personaggio, ma a un certo punto decise di tornare, insieme a Paul, e non se ne fece più niente. AAnche solo parlare con Jeremy del personaggio era stato magnifico. Peccato“.
Jason Bourne è un personaggio creato dallo scrittore Robert Ludlum, protagonista di ben 18 romanzi: alla trilogia originale, scritta da Ludlum, sono seguite altre undici avventure firmate, su commissione degli eredi di Ludlum, da Eric Van Lustbader. In seguito alla decisione di Lustbader di rinunciare all’incarico, il compito di scrivere altre storie con Jason Bourne protagonista è stato affidato a Brian Freeman, autore di ulteriori quattro romanzi.