Steven Spielberg spiega la storia di come David Lynch sia stato scritturato come John Ford per The Fabelmans. Durante una recente intervista al The Late Show con Stephen Colbert, Spielberg ha raccontato questo aneddoto dal film. Mentre Sammy Fabelmans esplora la sua crescita come giovane regista finisce negli uffici del leggendario regista John Ford, interpretato dalla leggenda vivente David Lynch.
Spielberg spiega al The Late Show che inizialmente aveva in mente un altro attore per il ruolo di Ford, finché non è intervenuto qualcun altro. In una precedente intervista, Spielberg ha rivelato che Lynch aveva inizialmente rifiutato il ruolo e che aveva dovuto chiamare un’amica comune, Laura Dern di Jurassic Park, per convincerlo: “Avevo in mente un attore, non dirò chi è, è un mio amico, per interpretare John Ford e poi Mark Harris, marito di Tony Kutcher, mi ha detto: “Che ne dici di David Lynch?”. Tony mi ha chiamato eccitatissimo e mi ha detto: “Sai chi ha proposto Mark? David Lynch”, e appena ho sentito quel nome mi si è accesa la lampadina: “Oh mio Dio, Mark ha proprio ragione”, e così ho chiamato David”.
Per la scena finale di The Fabelmans, Sammy finisce nell’ufficio della sua più grande influenza cinematografica, John Ford, il regista di classici western come Ombre rosse, Sentieri selvaggi e L’uomo che uccise Liberty Valance. Durante il loro breve incontro, Ford offre a Sammy alcuni preziosi consigli sull’inquadratura. Questo scambio è realmente accaduto a un giovane Spielberg, parola per parola, che inizialmente rimase traumatizzato dalle punizioni ricevute dal suo eroe, anche se col tempo arrivò ad apprezzare i preziosi consigli che Ford gli aveva dato.
Lynch, regista iconico a pieno titolo, cattura perfettamente lo spirito dell’autore irascibile, perché probabilmente lo è lui stesso. Sfoggiando una benda sull’occhio e fumando un sigaro, Lynch esalta la sfacciataggine e la spavalderia di Ford, che è di per sé esilarante, ma anche piuttosto accurata sulla base delle interviste rilasciate da Ford all’epoca. Anche se non è stata un’idea del regista, la perfetta interpretazione di John Ford da parte di David Lynch è stata un’eccellente conclusione del film semi-autobiografico di Spielberg.