Simon Stephenson, sceneggiatore di “Luca”, ha accusato Alexander Payne di plagio in riferimento alla sceneggiatura di The Holdovers – Lezioni di vita, il film candidato all’Oscar con Paul Giamatti.
Secondo quanto rivelato da Stephenson in alcune mail da lui stesso inviate a Variety, lo script di The Holdovers sarebbe pressoché identico a “Frisco”, un copione da lui firmato nel 2013, e mai prodotto.
Frisco racconta la storia di un disilluso medico, costretto a passare del tempo con un proprio paziente quindicenne. Al momento in cui scriviamo, nessuno dei diretti interessati ha risposto alle richieste di commento della stampa.
Tutto inizia verso la fine di gennaio 2024, allorché Stephenson scrive una prima preoccupata mail a Leslie Mackey, dirigente del sindacato sceneggiatori, in cui afferma: “Ho riscontrato un serio problema legato a un importante progetto che la WGA ha licenziato; nello specifico, le prove a sostegno del fatto che la sceneggiatura di The Holdovers sia frutto di totale plagio, sono francamente incontrovertibili, e chiunque abbia avuto modo di confrontare, anche per poche righe, i due prodotti, definisce le somiglianze “sfacciate“.
L’accusa di Stephenson si basa sul fatto che la sceneggiatura di Frisco, già nel 2013, era finita nelle mani di Alexander Payne, una circostanza confermata da uno scambio di mail tra Stephenson e Bryan Besser, presidente della Verve, il quale all’epoca scriveva: “Solo per informarvi che abbiamo dato Frisco a Payne, e secondo noi è molto adatto per la SearchLight “[una casa di produzione, ndr].
Quattro mesi dopo, l’agente Geoff Morley chiudeva apparentemente la questione: “Payne non è interessato a dirigere o a produrre questo film”. Sei anni dopo, nel 2019, è Netflix a fare capolino, attraverso la mediazione di John Woodward e Tanya Seghatchian (futuri produttori de Il potere del cane, 2021); ancora una volta, però, il progetto si arena.
A comunicarlo a Stephenson è proprio Woodward: “Payne ha letto la sceneggiatura, ma ha detto che non è roba sua; potremmo provare a chiedere a Bob Odenkirk o John Krasinski, e vedere se sono interessati“. La cosa, però, non avrà ulteriori sbocchi. Almeno, appunto, fino ai primi mesi del 2024.
Dopo un protratto e infruttuoso scambio di mail con Mackey, il 25 febbraio 2024 Stephenson scrive direttamente al consiglio d’amministrazione della WGA, circostanziando meglio le sue accuse: “Sono in grado di dimostrare oltre ogni ragionevole dubbio che una sceneggiatura da voi licenziata e attualmente in corsa per gli Oscar sia stata copiata, nella sua sostanziale interezza, dalla prima all’ultima riga, da un mio lavoro non prodotto. Sono altresì in grado di mostrare che il regista del film in questione ha potuto visionare il succitato lavoro in due occasioni distinte [come vi abbiamo spiegato nel paragrafo precedente, ndr].
Quando parlo di ‘sostanziale interezza’, mi riferisco ad ogni singolo elemento strutturale; storia, personaggi, impianto narrativo, scene, dialoghi. In alcuni casi [la sovrapponibilità] è incredivilmente sfacciata. Alcune delle più importanti sequenze sono state trasposte in maniera identica, così come erano sulla pagina scritta.
“Faccio questo lavoro da 20 anni, prima in UK e poi in USA, e sono perfettamente conscio del fatto che a volte le idee si assomigliano e si possono prendere in prestito alcuni spunti. Ma non è questo il caso. Le due sceneggiature risultano, a un’analisi forense, assolutamente identiche, e piene di incontrovertibili “pistole fumanti” che rivelano la veridicità di quanto affermo”
Dal canto suo, Payne aveva discusso così della genesi di The Holdovers, ospite di un podcast nel novembre 2023: “La premessa l’ho rubata a un film francese del 1935, visto più di 10 anni fa ad un festival. Non mi interessava tutta la storia, ma solo la premessa; e allora l’ho tenuta lì per anni, finché non mi è arrivata la sceneggiatura di un pilota tv scritto da Hemingson [co-autore dello script di The Holdovers, ndr] ambientato in un collegio. Al che l’ho chiamato e gli ho detto: “Quel pilot non mi interessa, ma prenderesti in considerazione l’idea di scrivere una storia per me, ambientata in quello stesso mondo?’ Così è nato tutto“.
Una fonte anonima, consultata da Variety, dice la sua su eventuali possibili sviluppi della questione, predicando prudenza: “Questa storia farà passare dei brutti momenti a tutti; ormai basta usare programmi di confronto dei testi ed è fatta. Comunque sia, sono casi difficili da vincere, perché chi deve decidere ha paura di esporsi, e poi il procedimento porta via molti soldi“.
The Holdovers è candidato a cinque Premi Oscar, fra cui figura anche proprio quello per la Miglior sceneggiatura.