Darren Aronofsky, regista di The Whale, ha confessato di aver scelto Brendan Fraser per il ruolo del protagonista del film, l’obeso professore di lettere Charlie, senza aver mai visto un film dell’attore per intero. Ospite del The Tonight Show di Jimmy Fallon, il regista ha raccontato: “Ci ho messo 10 anni a fare questo film perché non sapevo come trovare il protagonista giusto; poi mi sono imbattuto nel trailer di questo film brasiliano indipendente dove c’era Brendan, e mi ha subito colpito.”
Il regista descrive così il rapporto con Fraser; “Ad essere onesti non avevo mai visto nessuno dei suoi film; forse avevo visto La mummia, sì, ma non con troppa attenzione; ma è come se mi si fosse fulminata una lampadina in testa; e mi sono che valeva la pena di lanciare i dadi e scommettere su di lui; se sei una star del cinema, resterai sempre una star del cinema., e c’è stato un tempo in cui la gente lo amava. Ma certamente non avevo idea che ci fosse questa cosa della Brenaissance, e che la gente ora va letteralmente pazza per lui. Sono stato tante volte a Venezia, ma l’ultima volta, con lui, è stata unica; l’affetto che il pubblico ha dimostrato a Brendan è stato fantastico: è stato molto bello vedere quanto la gente abbia apprezzato la sua interpretazione nel film, e abbia tifato per lui:”
Il regista prosegue, analizzando il rapporto tra la natura del film e l’interpretazione di Fraser: “Avevo conosciuto i personaggi di The Whale tramite questo spettacolo teatrale indipendente, qui a New York, con personaggi che all’apparenza avrebbero dovuto essere molto lontani dalla mia sensibilità, ma alla fine ero quasi in lacrime, ne sono rimasto molto colpito, e ho pensato che forse era il momento di riportare questo genere di sensibilità anche al cinema; una volta la storia strappalacrime era d’obbligo, quasi ci si vantava di piangere per un film, e io con The Whale ho voluto provare a ripetere quell’esperienza; il personaggio di Brendan nel film è pieno di vita e di speranza nei confronti dell’umanità intera; insomma in questo film si ride e si piange!”
Aronofsky in precedenza aveva riflettuto a lungo sull’opportunità di effettuare una scelta di casting radicalmente diversa: “A un certo punto, durante il processo di creazione di quest’opera, abbiamo fatto delle ricerche per attori che fossero effettivamente obesi. Ma, prima di tutto, non ci è stato possibile trovare un attore che fosse in grado di restituire le emozioni del personaggio; si rischiava di perdere tempo in una inutile caccia a qualcosa che non esiste; se non trovavamo attori di 300 chili, ne poteva andare bene uno da 200? Oppure uno da 150?”
Oltretutto, per un attore affetto da grave obesità sarebbe stato impossibile sostenere i ritmi impegnativi di una produzione così importante: “Da un punto di vista sanitario, sarebbe stato davvero proibitivo; per una persona che ha davvero a che fare con questo tipo di problematiche, è impossibile interpretare un ruolo del genere.”
Ricordiamo che Fraser, per interpretare Charlie, ha indossato una speciale tuta in gomma realizzata su misura da Adrien Morot, tramite la scultura digitale e la stampa 3d. Il modello è stato costruito in modo da rispettare le leggi della fisica e della gravità, così da permettere a Fraser una maggior immedesimazione nelle problematiche quotidiane che una persona come il suo Charlie è costretto ad affrontare.