Till il coraggio di una madre è il nuovo film di Chinonye Chukwu ispirato ad una storia vera. Il regista di Clemency ha raccontato la drammatica morte di Emmett Till, ucciso nel Mississippi quando aveva solo 14 anni. Nel lungometraggio il ruolo della protagonista è interpretato da Danielle Deadwyler. Scopriamo ora chi era Mamie Till-Mobley, icona della lotta per i diritti delle minoranze.
Mamie Till-Mobley, nata nel 1921 a Webb nel Mississippi è una nota un’attivista americana dei diritti civili, e la madre di Emmett Till. Il ragazzo, afroamericano, di 14 anni, fu brutalmente assassinato nel Mississippi nel 1955, accusato di aver flirtato con una donna bianca. La madre di Emmett, dopo aver visto il corpo del figlio mutilato, decise di organizzare un funerale aperto al pubblico e di lasciare la bara aperta. In questo modo tutti videro cosa gli assassini avevano fatto al suo bambino. La sua decisione attirò l’attenzione dei media, contribuendo a far conoscere la brutalità del linciaggio e la necessità di una maggiore giustizia razziale negli Stati Uniti.
Mamie Till-Mobley continuò a lottare per i diritti civili, diventando una figura importante del movimento. Nel 1957 pubblicò un libro intitolato “Death of Innocence” sulla morte di suo figlio, in cui racconta la storia della morte di Emmett e della sua battaglia per far sì che i colpevoli fossero processati. Il libro ha avuto un impatto significativo sulla società americana.
Nel corso degli anni, Mamie Till-Mobley ha continuato a promuovere i diritti civili e la giustizia razziale, diventando una figura importante nel movimento per i diritti civili. Ha fondato la Emmett Till Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla promozione della comprensione tra le persone di diverse razze e culture. La fondazione offre borse di studio a studenti meritevoli e sostiene la giustizia razziale e la non violenza.
Mamie Till-Mobley ha avuto un ruolo importante nella lotta per i diritti delle donne e nella difesa dei diritti delle minoranze. Ha continuato a parlare pubblicamente della sua esperienza personale e sulla necessità di combattere il razzismo in ogni forma. Nel 2003, poco prima della sua morte, la donna ha testimoniato al processo di riapertura del caso di suo figlio, cercando ancora una volta di ottenere giustizia per Emmett.
Il coraggio e la determinazione di Mamie Till-Mobley hanno ispirato molte persone a lottare per i diritti civili e la giustizia razziale. La sua figura è diventata un simbolo della lotta per l’uguaglianza e la dignità umana in tutto il mondo.