Tredici Vite di Ron Howard è ispirato ad una storia vera: il film, disponibile dal 5 agosto su Prime Video, rivive l’epico salvataggio, da parte di volontari arrivati da tutto il mondo, di dodici bambini di una squadra di calcio tailandese e del loro allenatore. Ecco la vera storia della gara di solidarietà mondiale che permise ai soccorritori di ritrovare i dispersi e metterli in salvo.
Il 23 giugno del 2018 una squadra di calcio locale delle giovanili thailandesi, chiamata Moo Pa, composta da 12 ragazzi tra gli 11 e i 17 anni e il loro allenatore di 25 anni, viene sorpresa da un’improvvisa ondata di piogge monsoniche mentre il gruppo sta visitando la grotta di Tham Luang in Thailandia per esplorarla e fare un picnic. L’allarme scatta quando un ranger del Dipartimento dei Parchi Nazionali, della Fauna e della Conservazione delle Piante si accorge che davanti all’entrata della grotta, ci sono le biciclette dei ragazzi, l’ingresso alla caverna è inaccessibile a causa della pioggia.
Entrare ed uscire dalla grotta è quasi impossibile, sia perché l’acqua continua a salire, sia perché la grotta stessa è costituita da una serie di cunicoli molto stretti. La vicenda fa il giro del mondo, sul posto arrivano, da ogni parte del mondo, i sommozzatori più esperti, solo loro possono provare ad immergersi nella rete di gallerie per salvare le tredici vite.
All’operazione di soccorso partecipano migliaia di volontari, anche in questo caso arrivati da varie parti del mondo, lavorando 24 ore su 24 per pompare l’acqua fuori dalla caverna. Nel frattempo i sommozzatori e gli speleologi, con la supervisione del corpo dei Navy Seals thailandesi, stanno mettendo a punto il piano per raggiungere i ragazzi, con la speranza di trovarli vivi. Sul posto si trovano 13 tra sub stranieri e speleologi, più cinque membri dell’unità SEAL della Marina thailandese che costituiscono la squadra di salvataggio principale.
Mentre il mondo è con il fiato sospeso, il 2 luglio, nove giorni dopo la scomparsa dei ragazzi, i sommozzatori e gli speleologi ritrovano i dodici dispersi e l’allenatore ancora vivi. Il gruppo si è rifugiato in un’area rocciosa sopraelevata della grotta. I ragazzi hanno raccontato di aver usato la meditazione per vincere gli attacchi di panico e combattere la fame, sotto le indicazioni del loro allenatore, che in un monastero buddhista si era formato e dove è tornato dopo quest’esperienza.
All’inizio, i soccorritori pensano di portare fuori i ragazzi nell’arco di quattro mesi, questo perché i dispersi devono mettersi in forza ed imparare ad immergersi, aspettando la conclusione della stagione delle piogge. Alcuni dei ragazzi non sanno nuotare e nessuno ha esperienza di immersioni subacquee. Pochi giorni dopo, il livello di ossigeno nella grotta inizia a diminuire, a quel punto è necessario studiare un piano di emergenza. I ragazzi vengono sedati, per evitare pericolosi attacchi di panico durante il trasporto, e si decide che saranno portati in salvo uno alla volta. Ciascuno di loro infatti sarà accompagnato da due sommozzatori, uno per reggere la bombola per il ragazzo e far strada, e un altro perché intervenga in caso di necessità.
L’8 luglio 2018, inizia l’azione di recupero. Il primo giorno sono portati in salvo quattro ragazzi, si decide di salvare prima coloro che presentano problemi di affaticamento. Tra una missione e l’altra sono necessari rifornimenti di ossigeno e nuovi preparativi, che richiedono almeno 10 ore. Il giorno dopo tocca ad altri quattro ragazzi riemergere in superficie. Il 10 luglio, diciassette giorni dopo l’incidente, vengono portati alla luce del sole gli ultimi cinque dispersi rimasti nella grotta.
Purtroppo, durante le operazioni di salvataggio, due soccorritori persero la vita. Il primo, Samal Gunan, un ex-Navy SEAL volontario di 38 anni, è morto il 5 luglio a causa di un’asfissia durante un’operazione di rifornimento d’ossigeno. A lui è stata dedicata una statua e in sua memoria i ragazzi hanno trascorso un periodo di preghiera e penitenza in un monastero buddhista. Beirut Pakbara, anche lui Navy SEAL volontario, è morto il 27 dicembre 2019 a causa di una rara infezione del sangue contratta durante le operazioni di soccorso. I due uomini sono considerati eroi nazionali.
Tredici Vite è disponibile dal 5 agosto su Prime Video, il film e diretto da Ron Howard, tra i principali protagonisti ci sono Colin Farrell, Viggo Mortensen, Joel Edgerton, Tom Bateman, Jane Larkin, Lewis Fitz-Gerald, Artin John Tsambazis e Paul Gleeson.