Il film Un sacchetto di biglie è ispirato alla storia vera della famiglia di Joseph Joffo, raccontata nell’omonimo libro pubblicato nel 1973. Ambientato nel 1941, nel cuore della Francia occupata, racconta la storia di Joseph e suo fratello maggiore Maurice, di appena dieci anni, che fuggono nella Zona Libera per sfuggire agli occupanti nazisti. Separati dai genitori, intraprendono un viaggio nel cuore della Francia, da Parigi a Nizza. La storia vera di come, tra libertà e pericolo, i due fratelli dovranno dimostrare coraggio e ingegno per sfuggire all’invasione nemica e ricongiungersi alla famiglia.
Joseph Joffo è nato a Parigi nell’aprile del 1931 ed è cresciuto in una casa amorevole. Suo padre gestiva un salone di parrucchiere nel quartiere di Montmartre, chiamato Joffo-Coiffure. L’attività si svolse senza problemi fino alla tragedia dell’occupazione, quando l’esistenza della famiglia fu sconvolta. Come racconta nel suo romanzo e nell’adattamento cinematografico, dovette fuggire da Parigi con il fratello maggiore per raggiungere la zona libera, mentre i nazisti e la milizia rastrellavano i suoi parenti.
Segue un lungo e insidioso viaggio verso Mentone e poi Nizza, dove vengono raggiunti dai genitori. Ma la caccia non è finita: nel 1943 i tedeschi invadono la zona e la famiglia è nuovamente costretta a fuggire. I due fratelli vengono arrestati e interrogati dalla Gestapo all’Hotel Excelsior. Fu grazie all’aiuto di un sacerdote, che finse di essere in viaggio con loro, che i ragazzi sfuggirono alle grinfie tedesche. Attraverso una serie di avventure, riuscirono a sopravvivere fino alla Liberazione del Paese, grazie al loro intuito e fratellanza.
L’intera famiglia non fu così fortunata. Il padre fu arrestato durante il viaggio e poi deportato nel campo di Auschwitz, da dove non fece più ritorno. Joseph Joffo rilevò in seguito la sua attività e sviluppò il salone di parrucchiere. Dal grande talento e rapidamente riconosciuto nel settore, aprì persino una dozzina di negozi nella capitale. Circa vent’anni dopo l’evento, il parrucchiere prese la penna per scrivere Un sac de billes su un quaderno di scuola.
Dalla sua pubblicazione, il libro è stato un bestseller, vendendo oltre 20 milioni di copie in tutto il mondo, tradotto in diciotto lingue e spesso studiato a scuola. È stato adattato per la prima volta per il grande schermo nel 1975 da Jacques Doillon. Nel 2017, Christian Duguay, regista di Jappeloup e Belle et Sébastien: L’aventure continue, ha ripreso la storia per produrre una nuova versione un po’ più lontana dal libro.
Oltre a discostarsi leggermente dal libro di Joffo, l’adattamento di Christophe Duguay si distingue anche per il cast, che comprende Kev Adams, Patrick Bruel, Ilian Bergala, Elsa Zylberstein e Christian Clavier. Ma sono state le commoventi interpretazioni dei due fratelli Joffo, Jo (interpretato da Dorian Le Clech) e il fratello maggiore Maurice (interpretato da Batyste Fleurial), a spiccare, soprattutto quella del colpevole. Joseph Joffo, morto nel dicembre 2018, ha contribuito a questo adattamento facendo da consulente per le riprese e ha dichiarato di essere rimasto molto colpito dal lavoro dei due giovani attori che ritraggono lui e suo fratello sullo schermo.