Il nuovo film Netflix Under Paris non è ispirato ad una storia vera, ma è nato dall’idea dei due produttori Edouard Duprey e Sébastien Auscher che volevano semplicemente raccontare la storia di un grosso squalo nella Senna, come ha confermato il regista Xavier Gens. Tra l’altro alcuni esperti e scienziati, tra cui il professor Eric Clua, hanno escluso che un’eventualità del genere possa verificarsi, e hanno criticato il film per i suoi grossolani errori scientifici.
![Sophie (Berenice Bejo) in Under Paris](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/06/berenice-bejo-under-paris.jpg)
Alle cronache non risulta nessuno squalo nella Senna, come racconta il film, sebbene le recenti evoluzioni del riscaldamento globale. possano far immaginare uno scenario del genere. L’edizione francese di Huffington Post ha chiesto ad un esperto, Éric Clua, veterinario e docente presso l’École Pratique des Hautes Études se una cosa del genere potrebbe verificarsi e lui ha risposto di sì, ma solo a determinate condizioni. Innanzitutto ha escluso che uno squalo mako, come quello del film, possa risalire la Senna, perché è una specie che preferisce nuotare in acque profonde. Tuttavia, potrebbe capitare con uno squalo toro, che è in grado di risalire i fiumi, in Africa, ma la Senna ha acque troppo temperate per questa specie.
“Solo lo squalo toro è in grado di risalire i fiumi d’acqua dolce, ma lo squalo toro è principalmente uno squalo di acque tropicali e la Francia si trova in una zona temperata”. Vederne uno in Francia non è quindi possibile”
![Il professor Eric Clua con uno squalo](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/06/eric-clua.jpg)
E in ogni caso, se si verificasse una situazione del genere, spiega Eric Clua, è più possiible che lo squalo toro si fermi a Le Havre, nell’area della Senna Marittima e quindi vicina alla foce del fiume, rispetto a Parigi, che è molto più distante. Inoltre Eric Clua ha aggiunto anche che il comportamento dello squalo nel film non è realistico, anzi, lo ha definito un delirio totale. Il motivo principale, spiega il professore, è che gli squali puntano una sola preda ed è sbagliato pensare che possano azzannare più persone a casaccio, come invece succede nel film. Scene del tutto irrealistiche, dal punto di vista scientifico, che contribuiscono a corroborare una narrativa sbagliata sugli squali
“È un peccato, perché si vede gente che corre terrorizzata verso la spiaggia quando c’è una verdesca in mare. La verdesca è uno squalo che mangia pesce e non attaccherà mai un uomo o un bambino per nutrirsene”
Ricordiamo che Under Paris è attualmente disponibile su Netflix.