Il film francese Volami via, uscito nel 2021, è il remake del film tedesco Conta su di me, che a sua volta è tratto da un libro, “Dieses bescheuerte Herz: Über den Mut zu träumen”, scritto dagli stessi protagonisti della storia vera che ha ispirato il film, Lars e Daniel, due ragazzi tedeschi molto diversi tra loro, che ancora oggi sono amici.
Lars Amend e Daniel Meyer sono due giovani di Monaco, in Baviera, conosciutisi per caso: Daniel, infatti è gravemente cardiopatico e passa molto tempo in ospedale, cosciente che non gli resti molto da vivere; qui, appunto, fa amicizia con Lars, giovane volontario che prende a cuore la sua storia e decide di aiutarlo a compilare una lista di cose imprescindibili da fare prima della morte. E sarà proprio Lars a dare una seconda possibilità a Daniel, fornendogli un pezzo del suo cuore; oggi i due sono ancora in contatto, come si può vedere dal profilo Instagram di Amend, apprezzato autore letterario
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“Per me la nostra storia è un piccolo miracolo. E sì, Daniel è ancora vivo. Lo ha mostrato a tutti. Ha dimostrato che i grandi sogni possono diventare realtà se fai del tuo meglio ogni giorno e non perdi mai la speranza. Soprattutto non nei giorni grigi che possono far così male.
Se apri gli occhi la mattina e sei ancora vivo, usa questo giorno come se fosse la tua ultima possibilità.
L’ho imparato da lui. Con questa mentalità di gratitudine, ogni giorno su questa bellissima terra è improvvisamente un dono enorme.
Un promemoria per tutti noi, sani o gravemente malati, su ciò che conta davvero nella vita.”
Intervistato dal magazine Terrafemina a proposito del film, il giovane Victor Belmondo, che interpreta Thomas, trentenne viziato spinto dal padre medico a occuparsi di uno dei suoi pazienti (il Daniel della storia vera, che nel film si chiama Marcus) ha spiegato la genesi del suo personaggio:
“Thomas stesso non ha mai incontrato bambini malati e quando incontra Marcus per la prima volta è uno shock, ho voluto mettermi nelle stesse condizioni del personaggio, essere nella stessa spontaneità: ritrovarmi per la prima volta in ospedale con i bambini malati”
“Non volevo essere un passo avanti rispetto al personaggio. Thomas crescerà insieme a Marcus, diventerà una persona migliore e anche Marcus attraverso il contatto con lui si evolverà e riacquisterà il gusto della vita. E infatti non scivoliamo mai nel pathos. È una dinamica che porta anche a situazioni molto divertenti e ad emozioni sempre positive. Se piangiamo, sono lacrime che fanno sentire bene e questa è la forza del film”