Massimo Troisi e Roberto Benigni, nel film Non ci resta che piangere, viaggiano nel passato e si trovano catapultati nel 1492. Il lungometraggio è stato girato in varie località tra il Lazio e la Toscana. Ecco una panoramica dei posti scelti dai due registi per il loro primo ed ultimo film insieme
Gran parte delle riprese di Non ci resta che piangere sono state effettuate in esterna. Per questo, molte location, come la locanda che Mario e Saverio condividono con Remigio, esistono per davvero. Il casello del passaggio a livello, che blocca i due protagonisti ad inizio film, si trova a Capranica, nei pressi della piccola stazione di Capranica Scalo, in provincia di Viterbo. L’albero sotto cui trovano rifugio Mario e Saverio, per sfuggire al temporale, è cresciuto nei pressi del Lago di Bracciano, in provincia di Roma.
La locanda Al Gatto Rosso, dove Troisi e Benigni alloggiano appena arrivati nel 1492, come rivelato da Il Davinotti, è un casale nella frazione di Colle Spinello. Fa parte del comune di Guidonia Montecelio, in provincia di Roma.
L’incontro di Mario e Saverio con Leonardo Da Vinci, avviene nelle vicinanze del Lago del Pellicone. Siamo tornati nella provincia di Viterbo, in prossimità del sito archeologico di Vulci. La dogana, della mitica scena in cui il doganiere ripete ininterrottamente: “Chi siete. Cosa fate? Un Fiorino” si trova al Castello di Rota, una frazione del comune di Tolfa, in provincia di Roma.
Nella versione estesa di Non ci resta che piangere, Mario e Saverio sono costretti a seguire Astriaha da suo padre. La scena non è stata girata in Spagna, ma al Castello Caetani di Sermoneta. Il piccolo paese in provincia di Latina, fa cornice all’incontro tra Massimo Troisi e il predicatore. Stiamo parlando di un’altra scena cult del film, quella in cui il religioso urla a Mario: “Ricordati che devi Morire”. “Ora me lo segno”, è la replica del bidello viaggiatore nel tempo.
Una delle ultime scene del film, quella in cui Saverio corre sulla spiaggia per impedire a Cristoforo Colombo di partire alla scoperta dell’America, è stata realizzata a Cala di Forno. La spiaggia toscana, che nella finzione cinematografica rappresenta Palos de la Frontera, è situata nel Parco naturale della Maremma, in provincia di Grosseto.