Oblivion è un film sci-fi e post-apocalittico del 2013, prodotto e diretto da Joseph Kosinski su una sceneggiatura di Karl Gajdusek e Michael deBruyn, con Tom Cruise nel ruolo principale e Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau e Melissa Leo a completare il cast. Basato sull’omonima graphic novel inedita di Kosinski, il film rende omaggio alla fantascienza degli anni ’70 ed è una storia d’amore ambientata nel 2077 su una Terra desolata da una guerra aliena; un tecnico della manutenzione in procinto di completare la sua missione trova una donna sopravvissuta all’incidente di una nave spaziale, che lo porta a mettere in discussione il suo scopo e a scoprire la verità sulla guerra.
Oblivion, per stessa ammissione di Kosinski, trae profonda ispirazione da molti classici, sia letterari che cinematografici, del genere. Per arrivare a capirne pienamente l’epiologo, è necessario sviscerare i tropi fantascientifici coinvolti in Oblivion, che richiamano una serie di romanzi e film distopici considerati classici, tra cui “Il mondo nuovo” di Aldous Huxley e, naturalmente, i replicanti di Blade Runner. In particolare, come vedremo nella nostra spiegazione del finale di Oblivion, è fondamentale decifrare ciò che ci viene detto all’inizio del film e ciò che il nostro protagonista, Jack Harper, tecnico 49enne, scopre essere l’intera verità.
Tra mille bugie…
All’inizio del film, sentiamo un protagonista disilluso parlare fuori campo di come la Terra sia stata devastata nella guerra tra gli umani e i suoi abitanti. Il film inizia circa 60 anni dopo l’invasione: gli Scavengers, come li chiamano gli umani, hanno attaccato e distrutto la luna terrestre, mandando in tilt gli effetti della gravità lunare sulla Terra e provocando una serie di calamità naturali.
Ne seguì una vera e propria guerra tra umani e Scavengers sulla Terra, che portò questi ultimi a impiegare quasi tutte le loro risorse e le loro armi nucleari. Si dice che la guerra sia stata vinta, ma il pianeta è diventato una massa terrestre disabitata e arida, senza risorse per sostenere la vita e in molti luoghi spinto in un inverno nucleare perpetuo. Guardando a un nuovo futuro, gli esseri umani cercano di trasportare la popolazione sulla luna più grande di Saturno, Titano. Fino ad allora, tutti sono a bordo di una misteriosa nave piramidale galleggiante in orbita intorno alla Terra, chiamata Tet, in attesa di essere trasportati.
Le gigantesche macchine, chiamate idro-trivelle, hanno il compito di prosciugare gli importanti corpi idrici e gli oceani del pianeta per produrre un flusso costante di energia rinnovabile attraverso la fusione per sostenere gli esseri umani su Titano. Durante questo periodo, una squadra di umani sopravvissuti, Jack Harper e Victoria “Vika” Olsen, ha il compito di monitorare le piattaforme idroelettriche e di riparare e mantenere grandi droni da combattimento, progettati e assegnati per combattere gli Scavengers rimasti sulla Terra.
Nello specifico, Jack è responsabile del lavoro sul campo ed è il partner tecnologico, mentre Victoria mantiene i contatti con il controllo della missione sul Tet, guidato da Sally, il direttore della missione. I due si sottopongono a un controllo obbligatorio della memoria ogni cinque anni, cosa che entrambi sembrano sapere. Il film si apre con le due settimane rimanenti prima che i due vengano richiamati sul Tet per essere trasportati su Titano, quando il lavoro delle idro-trivelle sarà completato.
…alla scoperta della verità
La rivelazione più significativa e il principale colpo di scena del film scopriamo essere il fatto che gli umani non hanno mai vinto la guerra contro la minaccia aliena e che il Tet non era una nave contenente la popolazione umana sopravvissuta trasportata su Titano, bensì la minaccia aliena che apparve e distrusse la luna della Terra, mettendo in moto gli eventi del film. Presumibilmente, la minaccia non è mai stata organica e il Tet sembra essere una sorta di minaccia IA che aveva migliaia di cloni di Jack e Victoria che eseguivano i suoi ordini sulla Terra.
Anche gli Scavengers non erano una minaccia aliena, ma gli umani sopravvissuti sulla Terra devastata, consapevoli della verità e che cercano di rovesciare i loro padroni alieni, anche tra sessant’anni. Sono in costante lotta con i droni assassini incaricati di eliminarli, nel tentativo di dirottare le loro parti, in particolare le celle a combustibile nucleare, con il fine di costruire una bomba nucleare da portare a bordo del Tet, per distruggerlo. In questo modo, le idro-trivelle stanno anche prosciugando il pianeta delle sue risorse. Il modo in cui pensano di portare la bomba a bordo del Tet è di farla trasportare da uno dei droni che hanno catturato, per poi essere riprogrammata dal tecnico Jack Harper che hanno monitorato nel Settore 49.
Tech-49
Gran parte del piano degli Scavengers per rovesciare il Tet e gli invasori alieni prevedeva la ricerca dell’aiuto di Jack, il tecnico monitorato nel Settore 49. Si presume che gli Scavengers abbiano monitorato molti tecnici (più Jack) in diversi settori, prima di concentrarsi su quello del Settore 49. La ragione di ciò è la grande umanità che gli Scavengers riconoscono in Jack Harper, in quanto viene rivelato che questo spesso interrompeva le sue comunicazioni e si avventurava in un habitat segreto “terrestre” che aveva mantenuto, il suo santuario personale, dove amava vivere in riva al lago, dedicandosi alla letteratura, e ascoltando rock classico. Il suo approccio a questo Jack gli è servito anche perché questa versione di Jack, tech 49, era la più umana di tutti, come testimoniano i suoi frequenti sogni della donna dai capelli neri e dell’Empire State Building.
Quando Jack viene catturato e gli viene rivelata la verità sugli Scavengers, gli viene permesso di avventurarsi in altre aree, designate come zone radioattive e limitate dalle forze di invasione per impedire a uno qualsiasi dei vari tech di più settori di passare ad un altro e scoprire la verità da solo. Jack lo fa, insieme a Julia, e scopre la verità su se stesso e sull’invasione dopo aver incrociato il Tech 52, un clone di se stesso, per poi recarsi alla torre dello stesso settore e scoprire un altro clone di Julia per quel settore, decidendo così di schierarsi con gli Scavengers.
La prima parte della realizzazione della verità da parte di Jack è la scoperta di Julia, la stessa donna dai capelli neri dei suoi sogni, come uno dei sopravvissuti della nave precipitata, a seguito di una trasmissione inviata dagli Scavengers utilizzando l’antenna dell’Empire State Building. La donna si rivela presto essere sua moglie e Jack recupera alcuni dei suoi ricordi di essere stato sposato con Julia prima dell’invasione. Recuperano la registrazione del volo che Jack ascolterà in seguito mentre si reca al Tet per la parte finale della sua missione, apprendendo tutta la verità su di sé, compresa la missione Odyssey di sessant’anni prima.
Jack Harper era a bordo dello stesso sfortunato velivolo che il capitano stava pilotando con la copilota Victoria in una missione per trovare la vita su Titano, quando furono dirottati verso l’oggetto alieno, il Tet. Il programma è stato gestito dalla NASA nel 2017, con Sally come direttore di missione sulla Terra e diversi altri astronauti a bordo in stasi, per essere risvegliati su Titano. Tuttavia, mentre si avvicinano a Tet, la piramide inizia a tirarli con forza nonostante i propulsori di inversione impiegati e, vedendo un destino certo, Jack porta con se Julia nella capsula di ibernazione, per tornare in orbita al sicuro intorno alla Terra.
Jack e Victoria si tengono per mano mentre il Tet si apre e li risucchia; il film non rivela con precisione il loro destino, ma lascia intendere che i Jack e Victoria originali del 2017 non c’erano più, ed erano stati clonati migliaia di volte per sostituirli. Il segnale inviato dagli Scavengers che ha riportato la capsula di ibernazione Odyssey sulla Terra era un faro di guida, per richiamare la nave dall’orbita in cui si trovava da 60 anni, contenente diversi astronauti, tra cui Julia, in un sonno profondo.
Il rifugio sul lago
Torniamo agli ultimi minuti del film, in cui Jack e Malcolm organizzano un piano per infiltrarsi nel Tet in una missione di sola andata per far esplodere la bomba. Dopo aver capito che i droni che li hanno attaccati e quello che gli Scavengers avevano catturato in precedenza non avrebbero funzionato per portare la bomba a celle di combustibile nucleare al Tet, Jack si offre volontario per trasportarla lui stesso, insieme a Julia, che si offre anch’essa volontaria dopo che Sally ordina al Tech 49 di recuperarla dalla Terra e riportarla al Tet.
Quando i due si avvicinano al Tet, con Jack che lo pilota e Julia ibernata nella capsula, vengono autorizzati a salire a bordo dopo una serie di test che Jack manovra abilmente, scoprendo migliaia di cloni suoi e di Victoria sospesi nella camera di stasi del Tet. Raggiunto il nucleo, dove vedono una gigantesca struttura a forma di occhio con la voce di Sally, rivelano la capsula che trasporta Malcolm Beech al posto di Julia e la bomba che avevano costruito con le celle di combustibile del drone. Il duo fa esplodere la bomba, sacrificandosi e distruggendo il Tet, mettendo immediatamente fuori uso tutti i droni e le piattaforme sulla Terra.
Julia si risveglia nella stessa casa sul lago che Tech 49 aveva usato come rifugio. Si scopre che era incinta, poiché tre anni dopo si vede che lei e sua figlia vivono nella casa sul lago, quando vi compaiono i membri superstiti degli Scavengers e il “Tech 52” Jack. Sebbene il film si chiuda in questo modo, sarebbe lecito supporre che Julia e Jack “Tech 52” abbiano iniziato una vita insieme, dato che anche questo clone sembra avere ricordi di Julia ed essere in qualche modo collegato ai ricordi unici di Tech 49. Come rivela il suo discorso finale: “Per tre anni ho cercato la casa che aveva costruito. Sapevo di dover essere lì, perché lo conosco. Io sono Jack Harper e sono a casa“.