Qual è il significato di Qualunquemente, titolo del film del 2011 interpretato da Antonio Albanese? Sono trascorsi più di dieci anni dall’uscita dell’opera diretta da Giulio Manfredonia, commedia satirica in grado di far ridere gli italiani ma anche di denunciare la corruzione e l’omertà che spesso caratterizzano certi contesti sociali.
L’indimenticabile protagonista del film in questione è Cetto La Qualunque, tra i personaggi più iconici e amati di Antonio Albanese. A distanza di più di un decennio, anche il cognome di questo politico fittizio è diventato un’espressione di uso piuttosto comune. Diverse persone, infatti, dicono “la qualunque” per intendere “qualunque cosa“: l’Accademia della Crusca, però, ci tiene a sottolineare il fatto che si tratti di una vera e propria forzatura grammaticale, dando comunque il via libera a coloro che lo usano con consapevolezza solo per donare maggiore espressività (o ironia) ad un concetto. La stessa Accademia fa notare, inoltre, come allo stesso modo si sia diffusa anche la formula “la qualsiasi“.
Lasciando da parte il cognome del protagonista e tornando quindi a parlare del titolo del film, Qualunquemente rappresenta la forzata trasformazione dell’aggettivo indefinito “qualunque” in un avverbio inventato, con la semplice aggiunta di “mente“, nesso che di solito caratterizza gli avverbi di modo . A coloro che conoscono l’opera cinematografica non dovrebbe certo risultare difficile comprendere il motivo di tale obbrobrio grammaticale: il personaggio di Antonio Albanese, infatti, ostenta con orgoglio tutta la propria ignoranza, rivolgendosi al suo elettorato con una serie di parole costruite “ad arte”, specchio di un imbarbarimento crescente nella lingua popolare, direttamente proporzionale all’imbarbarimento che spesso rappresenta i membri della classe politica provinciale e nazionale. In questo senso, in “Qualunquemente” si potrebbe individuare anche l’unione tra il suddetto aggettivo indefinito e “mente“, ossia la terza persona singolare del presente indicativo del verbo mentire, come a dire “chiunque mente“, cosa che Cetto La Qualunque e certi suoi “colleghi” del Partito du Pilu fanno senza troppi scrupoli.
Ricordiamo che Qualunquemente ha ottenuto tre candidature ai David di Donatello ed è stato seguito da due sequel: Tutto tutto niente niente (2012) e Cetto c’è, senzadubbiamente (2019).