L’inquietante e orrorifico Raw – Una cruda verità di Julia Ducournau potrebbe risultare difficile da sviscerare nella sua essenza da coming of age atipico. Si tratta di un film che racconta il processo di crescita di una ragazza che inizia l’università (Justine) e che, abbandonando il nido famigliare, capisce sulla propria pelle che è necessario cambiare per diventare grandi. Ducournau sfrutta il tema del cannibalismo come una sorta di rito iniziatico per passare all’età adulta ma, dopo un twist finale inaspettato, lo spettatore potrebbe porsi svariate domande sull’ereditarietà di questa tendenza animalesca nell’universo creato dalla regista francese: un quesito a cui cerchiamo di rispondere in questa spiegazione del finale di Raw – Una cruda verità.
Raw – Una cruda verità: cosa succede alla fine del film
Justine si sveglia nel letto con Adrien, ma si accorge di avere del sangue sulla mano e, tirando via le coperte, scopre che Adrien è in realtà morto: la sua gamba destra è stata divorata e ha una ferita da taglio nella schiena. Justine vede poi Alexia insanguinata e accasciata sul pavimento: inizialmente è furiosa perchè la sorella ha ucciso Adrien, ma poi la aiuta a ripulirsi. Alexia viene imprigionata per l’omicidio di Adrien e Justine viene rimandata a casa. Lì, avviene un confronto finale con il padre, che le dice che quello che è successo non è colpa né sua né di Alexia. Le spiega che quando ha conosciuto sua madre, non riusciva a capire perché non volesse stare con lui. Dice di averlo capito quando si sono baciati per la prima volta, indicando la cicatrice sul suo labbro. Poi, si apre la camicia, rivelando cicatrici e ferite sul petto, e dicendo a Justine che anche lei troverà una soluzione.
Raw ci mostra chiaramente le esperienze di una ragazza bloccata in quella fase della vita in cui si lotta costantemente per trovare la giusta direzione, per sviluppare la propria personalità, in cui si impara a conoscere il sesso, la libertà, la diffidenza e il rifiuto delle regole, e lo fa attraverso la storia di Justine, una ragazza di 16 anni che sta per iniziare il primo anno di università. All’inizio ci mostra la sua personalità repressa, caratterizzata dall’essere un’ottima studentessa, senza una personalità definita perché segue solo ciò che dicono i genitori e la sorella maggiore, ma è anche una vegetariana convinta perché è cresciuta con queste abitudini alimentari.
La vera Justine è l’opposto della precedente: all’università, dimostrerà anche di essere un’adolescente incontrollata, che segue solo i suoi impulsi, fragile e fuori luogo, che vive un rapporto complicato con la sorella maggiore Alexia, che non è una sorella modello, bensì il principale fattore scatenante della figura che diventerà. Nel corso del film, Justine conosce un mondo diverso ma pieno di carne, sangue e dolore, vivendo insieme a sua sorella la carnalità nella sua massima espressione.
Cosa ha scatenato il cannibalismo di Justine?
Il primo giorno di università per iniziare la sua carriera di veterinaria, Justine viene sottoposta a un processo di iniziazione da parte degli studenti più grandi; come parte di questo rituale la ragazza è costretta a mangiare carne cruda, cosa che lei si rifiuta inizialmente di fare in quanto vegetariana, ma che finisce per provare a causa dell’influenza della sorella. La carne mangiata scatena nel suo corpo strane allergie e inizia a desiderare sempre più carne cruda: contemporaneamente, anche il suo desiderio sessuale e le prime esperienze amorose risvegliano in lei appetiti incontrollabili e pericolosi.
Il finale di Raw mette in primo piano tematiche come la rivalità e la complicità tra sorelle. Adrien stesso è oggetto di questa rivalità: viene divorato da Alexia non per un istinto sessuale, bensì per vendicarsi della sorella, dimostrando che anche lei è fuori controllo. La paranoia della madre nei confronti di una dietta strettamente vegetariana e la sua repulsione per la carne erano dovute solo al fatto che, come Alexia e Justine, è una cannibale, ormai adulta e che quindi riesce a controllarsi, ma che sa bene che in gioventù è facilissimo perdere il controllo.
Una volta che Justine si rende conto della sua vera natura, ha una conversazione con il padre in cui lui le mostra cicatrici, graffi e morsi sul corpo, di cui la madre è l’artefice e che assomigliano ai segni lasciati da Justine sul corpo di Adrien mentre facevano sesso. La storia di Raw ci mostra dunque una famiglia immersa nella follia, una tendenza al cannibalismo che sembra ereditaria, ma è anche chiaro che si tratta di un qualcosa che colpisce solo le donne del gruppo familiare.
Tra istinti animaleschi e umanità d’animo
Per tutto il film, Justice vaga e osserva tutti coloro che la circondano con curiosità e fascino per l’esplorazione. La sua formazione sulla fisiologia animale e sui diritti degli animali diventa argomento di dibattito tra lei e i compagni di classe. Con il passare del semestre, la ragazza si immerge ulteriormente nei tipici fattori di stress degli studenti universitari (esami, pettegolezzi sociali, relazioni con i professori). In questo modo, diventa chiaro che sono gli studenti più grandi a gestire la scuola, mentre l’istruzione è solo uno sfondo.
Un dettaglio che colpisce assolutamente in relazione al finale di Raw è l’immagine incrociata della madre e delle sorelle che viene proiettata dal riflesso di Justine e Alexia nella vetrata della prigione. Il bagliore e i riflessi dei volti di entrambe le ragazze si allineano perfettamente per evocare l’immagine della madre, che si vede nel film solo una manciata di volte. È implicito che questa immagine sia solo una semplice premessa alla rivelazione scioccante del padre, ma ci fa intendere che dobbiamo osservare la madre delle ragazze da due lati per cogliere davvero la complessità dell’intreccio.
Come pubblico, siamo combattuti nel provare empatia per i crimini di Alexia e nell’incertezza su cosa Justine possa fare per nascondere o favorire la sua condizione ereditaria. Il finale di Raw si ispira alle filosofie che gli studenti discutono all’inizio del film. Riconoscere che c’è una gerarchia esplicita e immutabile che gli esseri umani hanno fissato come capostipiti della società e del comportamento si scontra con circostanze come quella di Justine e Alexia. Il film mette continuamente alla prova la nozione di ciò che accade quando i confini dell’umanità si confondono con un’animalità senza limiti. A Justine, Alexia e alla loro madre verrebbero riconosciuti tutti i diritti umani se venissero smascherate come brutali mangiatrici di carne? Assolutamente no.