Il film: Arcadian, 2024. Regia: Benjamin Brewer. Cast: Jaeden Martell, Nicolas Cage, Sadie Soverall. Genere: Horror, azione, fantascienza. Durata: 92 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Prime Video, in lingua originale.
Trama: Dopo che un’apocalisse ha devastato il mondo, Paul e i suoi due figli adolescenti devono sopravvivere ad una nuova pericolosa specie, che si muove di notte in cerca di prede.
A chi è consigliato? Agli amanti degli horror sci-fi che vogliono fare la conoscenza di nuovi mostri o a chi vuole seguire ogni passo di questa nuova florida fase della carriera di Nicolas Cage.
Dopo aver ottenuto una serie di successi indie tra cui Mandy (2018), Il colore venuto dallo spazio (2019) e, più recentemente, Dream Scenario (2022), Nicolas Cage torna sul grande schermo con Arcadian, un nuovo thriller apocalittico. In questo film, il premio Oscar dovrà affrontare misteriose creature in una battaglia per la sopravvivenza per proteggere le persone che ama di più. Il film, per la regia di Benjamin Brewer, fonde elementi di dramma adolescenziale con il terrore della fine del mondo per raccontare la storia di una famiglia che deve difenderci famelici mostri notturni. Tuttavia, come vedremo in questa recensione di Arcadian, rimane forte un’impressione: è in larga misura un progetto indipendente in cui la personalità del regista cerca di emergere e spiccare ancor prima della sceneggiatura e dei personaggi stessi.
Arcadian, il mondo dietro di noi
In un futuro prossimo, la vita normale sulla Terra è stata decimata. Paul e i suoi due figli, Thomas e Joseph, conducono una vita a metà: tranquilla di giorno e tormentata di notte: ogni giorno, infatti, dopo il tramonto, devono affrontare gli attacchi implacabili di un male misterioso e violento. Quando Thomas non torna a casa prima del tramonto, Paul deve lasciare la sicurezza della sua fattoria fortificata per cercarlo; ne consegue una battaglia da incubo che costringe la famiglia a mettere in atto un piano disperato per sopravvivere.
Purtroppo, Arcadian mette troppo spesso da parte la grandissima risorsa che rappresenta Nic Cage e non offre elementi altrettanto affascinanti o energici per sostituire il carisma dell’attore. All’inizio del film il suo personaggio, Paul, fugge da una città in completa disintegrazione a causa dell’attacco di forze invisibili, crisi di cui veniamo a conoscenza tramite spunti sonori e immagini suggestive di strade abbandonate e uno skyline fumante. Subito dopo, però, Paul si ritira in campagna, dove trova una coppia di gemelli neonati sdraiati su un piccolo materasso in uno spazio pieno di spazzatura. La sequenza è così breve che sembra che Brewer e lo sceneggiatore Michael Nilon stiano deliberatamente oscurando i dettagli per una grande rivelazione che non arriva mai.
Gran parte di Arcadian si svolge come un mashup dell’eccellente thriller di Bill Paxton Frailty e del più recente A Quiet Place, con l’avvertenza che i misteriosi invasori non sono infastiditi dal rumore – sembrano essere infastiditi dall’umanità in generale. Una breve linea di dialogo fa emergere una teoria secondo cui gli aggressori sarebbero stati inviati per ripulire l’ambiente terrestre riducendo radicalmente la popolazione umana, ma è chiaro che si tratta solo di un’ipotesi dei sopravvissuti alla ricerca di un significato nella loro situazione – uno dei migliori e più sottili cenni di Arcadian a come le persone gestiscono l’impotenza e il trauma. Per la maggior parte, gli aggressori rimangono lontani, agghiaccianti e inconoscibili.
Troppo poco Nic Cage!
Sono anche l’elemento più forte di un film che segue schemi prevedibili e manca di sfruttare le opportunità per rendere la sua storia più unica. Quando la ribellione di Thomas diventa sempre più pericolosa sia per lui che per la sua famiglia, questa svolta sembra creare un’ottima occasione per una grande tensione interpersonale. Tuttavia, Paul e Joseph scelgono di ritirarsi dal conflitto, lasciando ampie porzioni di Arcadian stranamente prive di tensione. Quando l’azione entra nel vivo, Cage è in gran parte assente, e le relazioni spaziali confuse e l’azione difficile da seguire riducono significativamente l’impatto di quello che dovrebbe essere un atto finale esplosivo. Una volta che il film si stabilizza sulla formula del classico insegui e combatti, la mancanza di profondità o sfumature nei personaggi e di relazioni coinvolgenti tra i protagonisti limita le possibilità di Arcadian di distinguersi da altri esempi del genere. In definitiva, il film di Benjamin Brewer ha delle intuizioni considerevoli per un film a basso budget, ma avrebbe avuto bisogno di una spinta maggiore per brillare: più attenzione alla sua ambientazione, più dinamica tra i due fratelli molto diversi al centro del film e, soprattutto, più Nicolas Cage.
La recensione in breve
Pur con una buona base di partenza e una regia solida, Arcadian non riesce mai a costruire efficacemente le relazioni tra i personaggi o ad alzare la posta in gioco in uno scenario che dovrebbe essere terribile e di lotta all'ultimo sangue.
Pro
- La creazione di mostri interessanti
- Un world building convincente
Contro
- Il potenziale di Nic Cage non viene sfruttato al massimo
- La componente umana rimane sempre in secondo piano
- Voto CinemaSerieTv