• Cinema
    • News
    • Recensioni
    • Ultime uscite al cinema
    • Prossimamente al cinema
  • Serie
    • News
    • Recensioni
    • Serie TV in uscita
  • TV
    • News
    • Recensioni
  • Streaming
    • Apple TV+
      • Ultime uscite su Apple TV+
      • Prossime uscite su Apple TV+
    • Disney+
      • Ultime uscite su Disney+
      • Prossime uscite su Disney+
    • Netflix
      • Ultime uscite su Netflix
      • Prossime uscite su Netflix
    • NOW
      • Ultime uscite su NOW
      • Prossime uscite su NOW
    • Prime Video
      • Ultime uscite su Prime Video
      • Prossime uscite su Prime Video
  • Personaggi
Facebook Instagram YouTube TikTok
CinemaSerieTV.it
Facebook Instagram YouTube TikTok Twitter Twitch
  • Cinema
    • News
    • Recensioni
    • Ultime uscite al cinema
    • Prossimamente al cinema
  • Serie
    • News
    • Recensioni
    • Serie TV in uscita
  • TV
    • News
    • Recensioni
  • Streaming
    • Apple TV+
      • Ultime uscite su Apple TV+
      • Prossime uscite su Apple TV+
    • Disney+
      • Ultime uscite su Disney+
      • Prossime uscite su Disney+
    • Netflix
      • Ultime uscite su Netflix
      • Prossime uscite su Netflix
    • NOW
      • Ultime uscite su NOW
      • Prossime uscite su NOW
    • Prime Video
      • Ultime uscite su Prime Video
      • Prossime uscite su Prime Video
  • Personaggi
CinemaSerieTV.it
Home » Film » Recensioni film » Argentina, 1985 – recensione: processo per la libertà

Argentina, 1985 – recensione: processo per la libertà

La recensione di Argentina, 1985, il film di Santiago Mitre, con Ricardo Darín, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia 2022.
Matteo MainoDi Matteo Maino3 Settembre 20226 min lettura
Facebook Twitter WhatsApp Telegram LinkedIn Email Pinterest
un'immagine di argentina 1985
Condividi
Facebook Twitter WhatsApp Email LinkedIn Telegram Pinterest

Il film: Argentina, 1985, del 2022. Regia di Santiago Mitre Cast: Ricardo Darín, Peter Lanzani, Alejandra Flechner, Santiago Armas
Genere: drammatico Durata 140 minuti. Dove lo abbiamo visto: alla Mostra del Cinema di Venezia 2022, in lingua originale.

Trama: A sette anni dall’instaurazione della democrazia, il procuratore Julio Strassera forma un team legale per processare e condannare i fautori di uno dei periodi più bui della dittatura argentina, rei di violenze, torture e rapimenti. Sarà un punto di non ritorno per la storia del Paese.

 


Anche quest’anno, il Festival di Venezia 2022 comprende, nella sua selezione ufficiale, in concorso, un film di stampo civile. In questo caso si tratta della storia vera del processo avvenuta in Argentina del 1985 contro i responsabili della precedente dittatura militare, tra cui lo stesso Jorge Rafael Videla. La vera sorpresa è notare come questo bellissimo film di cui vi parleremo nella nostra recensione di Argentina, 1985 sia capace di unire in maniera davvero vincente la sua natura di thriller giudiziario con un inaspettato e piacevole gusto per l’intrattenimento, tanto da divertire in più occasioni e commuovere. Cinema civile al suo meglio, che ancora una volta parla di un evento passato per raccontare parte della nostra contemporaneità.

La trama: una battaglia legale

un'immagine di argentina 1985
Sette anni dopo la caduta del regime dittatoriale di Videla, l’Argentina non ha ancora condannato i colpevoli di quegli anni bui. Generali, militari, nonché lo stesso Videla, responsabili dei numerosi desaparecidos, di violenze e torture sui normali cittadini, autori di un vero e proprio clima di terrore nel Paese, dovrebbero essere condannati attraverso un tribunale militare, ma la lunga fase di stallo costringe la giuria a dare inizio a un processo civile. Il procuratore Julio Strassera viene scelto come avvocato dell’accusa (cioè lo Stato democratico): non può rifiutare il suo ruolo, ben sapendo che si ritroverà in una storia che non si limiterà a svolgersi all’interno delle aule del tribunale.

Con l’influenza dell’esercito ancora ben presente e una buona dose di nostalgici di quel periodo cupo tra i colleghi, Strassera dovrà da un lato cercare di resistere e non farsi influenzare dalle minacce telefoniche che rischiano di mettere a repentaglio la sua vita e quella della sua famiglia, dall’altro non può fare a meno di mettere su un team legale composto per lo più da giovani avvocati alle prime esperienze per riuscire a trovare le prove necessarie in tempo per la prima udienza. Una lotta contro il tempo per vincere una battaglia legale nel nome della giustizia.

Una storia dolorosa per il grande pubblico

un'immagine di argentina 1985
Sia chiaro che le vicende raccontate in Argentina, 1985 mettono i brividi. Non tanto per la storia del processo legale, che dona al film di Santiago Mitre una tensione sempre crescente di chiara matrice thriller, ma per le testimonianze che, nel corso dei 140 minuti, verranno pronunciate nell’aula di tribunale descrivendo com’era la vita dei comuni cittadini durante gli anni più cupi della dittatura. Difficile non provare un brivido in questi racconti di torture, di persone scomparse e mai più ritrovate, di corruzione, di una generale mancanza di libertà e giustizia. E forse proprio per questo, la ricerca di Mitre nel selezionare accuratamente i confini di quanto scendere nei dettagli sottolinea il bisogno, quasi necessario, di ritrovare una luce nella tenebra. Perché nella notte più profonda anche il bagliore più leggero può sembrare un faro.

A questo perfetto equilibrio di scrittura si aggiunge un gustoso e mai fuori luogo leggero umorismo, che contamina i personaggi di sagacia e ironia, mai volgare e fuori luogo nonostante le tematiche affrontate. Ben lontano dal diventare una farsa, Argentina, 1985 umanizza le figure positive del racconto, mostrandone anche difetti e inciampi. Una scelta che esplode definitivamente in un campo e controcampo: da una parte i funerei, cupi e rigidi accusati che sembrano freddi umanoidi, dall’altra Strassera e il giovane avvocato aiutante Moreno Ocampo che si prendono gioco di loro, in tutto il loro spirito argentino.

Il risultato è un film che, nonostante i 140 minuti di durata, presenta un ritmo pressoché perfetto e particolarmente adatto al grande pubblico, anche quello distante dalla dimensione dei film più autoriali. Un elemento di concessione che fa spiccare il volo all’opera risultando, con il passare dei minuti, sempre più emozionante.

Un cast corale

un'immagine di argentina 1985
Merito anche di un cast corale che, al netto di qualche figura un po’ sacrificata e messa in secondo piano, funziona e costruisce tutto il lato umano di una vicenda che si baserebbe su un meccanismo rigido come quello di un processo legale. Gli attori riescono a mettere in scena i caratteri dei personaggi facendo respirare quel clima e quella cultura, quel modo di essere tutto argentino, caldo ed empatico, anche nei momenti più drammatici.

Nota di merito, ovviamente, ai due protagonisti: Peter Lanzani nei panni di Moreno Ocampo ha il compito di impersonare un uomo diviso a metà tra senso della giustizia e sangue famigliare (conflitto affrontato egregiamente nel film), affiancando lo Strassera di Ricardo Darín. Quest’ultimo dà il meglio di sé nel primo e nel terzo atto, mettendosi in secondo piano nella parte centrale del film. Una presenza che, però, diventa motore stesso del film e si fa sintesi dei due poli generazionali che il film rappresenta.

“Mai più”

un'immagine di argentina 1985
Proprio di generazioni sembra parlare Argentina, 1985 già a partire dal titolo che blocca il tempo in quell’anno così importante per la Storia del Paese. Il film insiste sul passaggio di testimone e sullo scorrere del tempo: ogni personaggio che conta (con l’esclusione, quindi, degli accusati poi condannati, solitari e chiusi nella loro realtà a cui sono incapaci di rinunciare) ha un rapporto sia con la generazione precedente alla sua, sia con quella successiva. Il dialogo, il confronto, a volte anche violento e dettato dalle incomprensioni, tra diverse età dei personaggi, li fa evolvere. Ecco, quindi, dove il film mostra tutto il suo cuore, con quel “Mai più” pronunciato da Strassera: democrazia e libertà come conseguenza di un’unione che travalica i confini del tempo. Non è un caso che proprio questo processo spartiacque (ancora oggi la battaglia legale sta proseguendo) abbia coinvolto avvocati inesperti e giovani, procuratori di mezza età, vecchi colleghi in pensione e una ferita popolare collettiva, che reclama di essere rimarginata.

La recensione in breve

8.0 Vincente

Argentina, 1985 è un legal drama che riesce a unire il cinema d'impegno civile con il thriller giudiziario, tenendo sempre ben presente il grande pubblico. Il cast corale mette in scena personaggi storici della recente storia dell'Argentina per un racconto che punta i riflettori sulla giustizia e la democrazia, parlando del passato per discutere del presente.

  • Voto CinemaSerieTv 8
  • Voto utenti (0 voti) 0
In primo piano
Facebook Instagram YouTube TikTok Twitter Twitch
  • Home
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Contattaci
  • Disclaimer
  • Cookie Policy
  • Preferenze Privacy
  • Privacy Policy
© 2023 CinemaSerieTV.it proprietà di Digital Dreams S.r.l. - Partita IVA: 11885930963 - Sede legale: Via Alberico Albricci 8, 20122 Milano Italy - [email protected]

Digita qui sopra e premi Enter per cercare. Premi Esc per annullare.