Il film: Badland Hunters, 2024. Regia: Heo Myeong Haeng. Cast: Ma Dong-seok, Lee Hee-joon, Lee Jun-young, Roh Jeong-eui. Genere: Azione, Avventura, Drammatico. Durata: 107 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Dopo che un terremoto ha trasformato Seul in una terra inospitale e senza legge, un cacciatore entra in azione per salvare una ragazza nelle mani di un medico squilibrato. Sequel del film del 2023 Concrete Utopia.
L’interessantissima riflessione distopica made in Corea, Concrete Utopia, è uscita solo nel 2023, ma un sequel è già stato reso disponibile su Netflix. Stiamo parlando di Badland Hunters, che si svolge tre anni dopo il terremoto che ha devastato Seul, e vede i sopravvissuti ormai insediati in piccole località simili a tribù. Tuttavia, gli sceneggiatori, Kim Bo-tong e Kwak Jae-min, non sembrano essere interessati a esplorare le questioni sociali che un evento sismico di tale portata avrebbe comportato, piuttosto, si concentrano sul mostrarci un mondo post-apocalittico con diversi omaggi ai B-movie con protagonista un esercito di un solo uomo. Scienziati pazzi, mutanti e militari geneticamente modificati sfilano sullo schermo, per essere picchiati e uccisi da Nam-San (Ma Dong-seok alias Don Lee), ma questo sequel è ben lontano dagli apprezzabili risultati di Concrete Utopia, come analizziamo nella nostra recensione di Badland Hunters.
Badland Hunters: via alla caccia dopo il disastro
Tre anni dopo che un terrificante terremoto ha spazzato via l’intera Corea del Sud, la gente sopravvive come può in piccoli villaggi costruiti tra le macerie dove cibo e acqua scarseggiano. In questo mondo brutale e inospitale, Nam-San (Ma Dong-seok alias Don Lee), un cacciatore dal cuore gentile, cerca di salvare Sun-na (Roh Jeong-eui), una delle poche ragazze diciottenni ancora in vita, dalle grinfie di uno scienziato pazzo (Lee Hee-jun) che intende utilizzare la ragazza nei suoi esperimenti per migliorare la razza umana.
I sopravvissuti a questo cataclisma abitano il quartiere Bus, dove devono affrontare la quotidiana carenza di acqua potabile, l’assedio di bande criminali e la minaccia di coccodrilli giganti. Nam San (Don Lee), emerge come eroe locale, cacciando le bestie per sfamare gli abitanti del villaggio in cambio di beni preziosi. La situazione prende una piega inaspettata quando San scopre che Han Su-na, una giovane ragazza che ha protetto fin dal disastro naturale, è in pericolo dopo aver accettato di rifugiarsi in un complesso di appartamenti. Questo luogo, lungi dall’essere un rifugio, ospita i nefasti esperimenti del dottor Yang Gi-su (Lee Hee-jun). Armato della determinazione di salvarla, Nam San, insieme a Choi Ji-wan (Lee Jun-young) e al soldato Lee Eun-ho (An Ji-hye), si imbarca in una missione di salvataggio piena di pericoli e di avversità.
Un sequel con tanta azione ma poche idee vincenti
Quella di Badland Hunters è una storia più vicina a Mad Max e ad altri film post-apocalittici che al suo primo capitolo, e l’assenza dei personaggi di quest’ultimo ci conduce in tutt’altro tipo di avventura, più incline all’azione, all’umorismo semplice e alla fantascienza, che diventa quasi un film di zombie. Indubbiamente, tra gli aspetti che più convincevano di Concrete Utopia vi era la sceneggiatura complessa, che cercava di analizzare il comportamento umano – di chiunque di noi – all’interno di un mondo distrutto. Certo, ci si chiedeva dove fosse il resto della Corea o del mondo dopo la catastrofe, ma si trattava comunque di una sceneggiatura sorprendente e fresca, mentre quella di questo sequel è piena di cliché, prevedibile e persino goffa: dallo scienziato pazzo ai militari alla piccola comunità, è tutto già visto e rivisto.
Fantascienza senza troppi sforzi: l’utopia è lontana!
C’è però un pregio che va riconosciuto al film: le scene d’azione, soprattutto quelle dei combattimenti corpo a corpo, sono davvero incredibili e mantengono alta l’adrenalina, anche se, ovviamente, non riescono a sostenere la produzione, che risulta certamente zoppicante soprattutto sul fronte della storia. È difficile trovare oggi una star d’azione come Ma Dong-seok: definito da molti il Bud Spencer coreano, qui mostra ancora una volta il suo impressionante carisma, per non parlare del suo enorme talento nel lanciare colpi a destra e sinistra. Anche il personaggio di Su-Na è ben delineato, come dimostra la sua capacità di fare domande (è l’unica ragazza della struttura che non cade vittima di tutte le bugie). Purtroppo, le sue scene si perdono nella mischia generale: da personaggio centrale, viene relegata in secondo piano, mentre mille sequenze d’azione diverse intralciano la narrazione.
Un film sull’apocalisse zombie come Train to Busan ha lasciato il segno soprattutto per il suo impatto psicologico: c’è indubbiamente tanta azione, ma sono le storie vere e proprie all’interno della più ampia narrazione a conquistare lo spettatore. Badland Hunters si sforza di andare più in profondità, sottolineando l’importanza del legame umano in un mondo sull’orlo della distruzione; tuttavia, l’esecuzione mediocre e la narrazione un po’ caotica impediscono che ciò avvenga.
La recensione in breve
Sequel indiretto di uno dei più apprezzati film d'azione coreani recenti, Badland Hunters non è all'altezza del suo primo capitolo, anche se potrebbe conquistarvi per i suoi inserti comici e la sua cruda violenza. La trama scontata mette in ombra le meticolose scene d'azione, ma la magnifica presenza sullo schermo di Don Lee è di sicuro vincente.
- Voto CinemaSerieTv