Il film: Bodies Bodies Bodies, 2022. Regia: Halina Reijn. Cast: Amandla Stenberg, Maria Bakalova, Myha’la Herrold, Chase Sui Wonders, Rachel Sennott, Lee Pace, Pete Davidson. Genere: Horror. Durata: 94 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: Un gruppo di ricchi ventenni organizza una festa in una villa in campagna ma quello che doveva essere un divertente soggiorno prende una piega drammatica quando un gioco ha un esito fatale.
A chi è consigliato? A chi è alla ricerca di un mix efficace tra la serie tv Euphoria e un racconto giallo di Agatha Christie.
Basato su una sceneggiatura originale dell’autrice di Cat Person Kristen Roupenian e diretto da Halina Reijn, Bodies Bodies Bodies (ora disponibile su Netflix) segue un gruppo di amici che si ritrovano in una villa isolata durante una tempesta, quando iniziano a consumarsi un omicidio dietro l’altro. Il film mescola i tropi del genere whodunit con una satira pungente sulle abitudini della Generazione Z, richiamando le l’atmosfera di un racconto di Agatha Christie sapientemente mescolate con le tematiche moderne e viscerali di una serie come Euphoria.
L’ambientazione claustrofobica e la fotografia, caratterizzata dall’uso minimale della luce perlopiù proveniente dagli smartphone, mantengono una tensione costante che tiene gli spettatori con il fiato sospeso, rendendo Bodies Bodies Bodies un prodotto cinematografico valido, che eccelle nel creare suspense e nel critcare le dinamiche sociali contemporanee. Unico punto a sfavore la stereotipizzazione dei personaggi, elemento che rimane comunque in linea con i classici del genere.
Un gioco innocente
Un gruppo di amici ricchi e annoiati si ritrovano per un weekend di baldoria nella villa di famiglia di uno di loro. Il soggiorno prende però una piega agghiacciante quando i ragazzi decidono di giocare a un gioco chiamato “Bodies Bodies Bodies,” che consiste nel simulare una serie omicidi: quando infatti uno dei partecipanti viene trovato morto per davvero, quello che doveva essere solo un innocente passatempo si trasforma presto una lotta per la sopravvivenza. Così, i rapporti di amicizia vengono messi alla prova, le tensioni si intensificano e alcune verità nascoste iniziano ad emergere mentre il gruppo cerca di scoprire chi tra loro sia il serial killer che li sta perseguitando.
Satira di una generazione
Uno degli aspetti più affascinanti di Bodies Bodies Bodies è di certo il modo in cui rappresenta una satira pungente della generazione Z. In particolare, il film critica apertamente l’ossessione di questa generazione per la tecnologia e per gli slogan progressisti, spesso vuoti e superficiali, fornendo un ritratto a volte impietoso di questi giovani adulti iperconnessi ma emotivamente distanti, che si ritrovano intrappolati in una situazione di vita o di morte. La regia di Halina Reijn sfrutta la dinamica di gruppo per evidenziare come, dietro facciate di amicizie e alleanze, si nascondano in realtà insicurezze e rivalità, trasformando così il gioco omicida in una metafora della competizione sociale e del giudizio costante a cui questi personaggi sono sottoposti, amplificato dalla loro dipendenza dai social media e dalla necessità di apparire sempre al meglio.
Tra Euphoria e Agatha Christie
Bodies Bodies Bodies appare come un mix tra il mondo caotico e scintillante di Euphoria e l’intricato mistero dei romanzi di Agatha Christie: il film combina infatti elementi dei teen drama con i tropi classici del genere whodunit, mantenendo un numero di personaggi ben circoscritti confinato in un’ambientazione isolata durante l’imperversare di un uragano. La trama si sviluppa come un tipico racconto della regina del giallo, dove la paranoia dilaga e i rapporti tra i personaggi vengono messi a dura prova, il tutto condito con l’estetica e il linguaggio contemporaneo delle serie tv dedicate al mondo della Gen Z.
Un’atmosfera claustrofobica
Uno dei punti di forza di Bodies Bodies Bodies risiede sicuramente nella sua abilità nel dar vita a un’atmosfera claustrofobica che mantiene perennemente viva la suspense. Il film, infatti, si svolge principalmente all’interno della villa, avvolta dall’oscurità a causa di un blackout dovuto alla tempesta e illuminata perlopiù dalle luci degli smartphone dei ragazzi che si muovono attraverso l’opprimente oscurità. L’uso di un’illuminazione minima non solo amplifica la tensione, ma sottolinea anche la dipendenza dei personaggi dalla tecnologia, persino in situazioni disperate. Il risultato è così un’altalena costante tra ciò che viene svelato e ciò che è nascosto sotto la superficie, rendendo ogni scena un potenziale colpo di scena e mantenendo gli spettatori con il fiato sospeso fino alla fine.
La recensione in breve
Bodies Bodies Bodies mescola i tropi del genere whodunit con una satira pungente sulle abitudini della Generazione Z. Inoltre, l'ambientazione claustrofobica e la fotografia, caratterizzata dall'uso minimale della luce, mantengono una tensione costante che tiene gli spettatori con il fiato sospeso. Un prodotto cinematografico che ha come unico punto a sfavore la stereotipizzazione dei personaggi, elemento che rimane comunque in linea con i classici del genere.
Pro
- Mordente satira della Gen Z
- Un'atmosfera claustrofobica che tiene viva la tensione
Contro
- La stereotipizzazione dei personaggi
- Voto CinemaSerieTV