Il film: Da me o da te, 2023. Regia di: Aline Brosh McKenna. Cast: Reese Witherspoon, Ashton Kutcher, Tig Notaro, Jesse Williams, Shiri Appleby, Rachel Bloom, Steve Zahn. Genere: Commedia, sentimentale. Durata: 109 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: Debbie e Peter sono amici da 20 anni, ma scambiandosi vita e casa per qualche giorno, si renderanno conto che tra loro c’è qualcosa di più.
Reese Witherspoon e Ashton Kutcher insieme in una nuova rom-com che, siamo sicuri, diventerà tra le più viste su Netflix, soprattutto in vista di San Valentino. E questo non perché Da me o da te sia un film particolarmente accattivante o suggestivo, ma per i nomi dei due attori protagonisti, che sapranno di certo chiamare a rapporto i nostalgici delle commedie anni 2000.
Come vedremo nella nostra recensione di Da me o da te, infatti, la pellicola diretta da Aline Brosh McKenna non brilla certo per originalità della sceneggiatura o profondità delle tematiche, ma regala un paio d’ore di assoluta leggerezza nonché l’impressione di un piacevole viaggio nel tempo.
La trama di Da me o da te: un’amicizia lunga vent’anni
Siamo nella Los Angeles del 2003. Debbie (Reese Witherspoon) e Peter (Ashton Kutcher) sono due giovani amanti con grandi aspirazioni per il futuro: lei sogna di diventare una redattrice di successo, lui uno scrittore di romanzi. Vent’anni dopo, nel 2023, i due sono ancora molto legati, ma come migliori amici; Debbie è rimasta a vivere a Los Angeles ed è una madre single che lavora come contabile all’interno della scuola del figlio dodicenne. Peter è un uomo d’affari che vive a New York e cambia fidanzata ogni sei mesi. Dovendo prendere parte a un corso di aggiornamento proprio a NY, Debbie prenota un volo per raggiungere l’amico che la ospiterà per una settimana. Un imprevisto, però, rischia di mandare a monte i progetti della donna: la babysitter del figlio Jack, un’aspirante attrice, ha appena ottenuto una parte a Vancouver e non potrà, così, prendersi cura del ragazzo in assenza della madre. Proprio mentre Debbie inizia a pensare di dover rinunciare al corso, Peter si offre di volare fino a Los Angeles per stare con Jack durante i giorni in cui l’amica sarà a New York. Debbie e Peter si scambiano così di casa e, quindi, anche abitudini. Questa decisione farà emergere in entrambi la consapevolezza di non aver vissuto nel modo in cui avrebbero voluto e di non essere affatto felici.
Il coraggio di rischiare
La commedia diretta da Aline Brosh McKenna racconta di due persone che hanno rinunciato ai propri sogni. Debbie, grande amante della lettura, desiderava per se stessa un futuro da redattrice, salvo poi decidere che, per diventare un’adulta responsabile, avrebbe dovuto optare per una carriera più pratica e sicura come quella della contabile. Una scelta fatta a discapito della propria felicità ma ritenuta necessaria, perché “essere adulti significa anche sentirsi abbattuti.” Peter, invece, scrittore di talento ma spaventato a morte dal fallimento e dalle responsabilità, ha scelto per sé una vita fatta di affari e relazioni a breve termine, al riparo da tutto ciò che potesse rappresentare un pericolo di delusione. Lo scambio dei reciproci appartamenti e, di conseguenza, anche delle abitudini di vita, metterà entrambi davanti a situazioni del tutto nuove: Debbie imparerà a lasciarsi andare, finalmente libera dai rigidi schemi autoimpostasi; Peter capirà il significato di sentirsi responsabile di un’altra persona, prendendosi cura del figlio dell’amica e aiutandolo ad uscire dal guscio. Se il film inizia con due persone che avevano rinunciato ai propri sogni, quindi, man mano che procede la narrazione vediamo Debbie e Peter prendere consapevolezza che, solo trovando il coraggio di rischiare e di mettersi in gioco, è possibile raggiungere la vera felicità.
Back to the 2000s
Guardando Da me o da te, è facile provare la sensazione di aver compiuto un viaggio nel tempo fino ai primi anni 2000. Innanzitutto per i suoi attori protagonisti, Reese Witherspoon e Ashton Kutcher che, ai più nostalgici, faranno affiorare alla mente commedie come La rivincita delle bionde o Sballati d’amore, nonostante, soprattutto la prima, abbia preso parte a produzioni molto più recenti e altrettanto di successo. Ma non è solo la presenza della due star a catapultarci indietro nel tempo: anche la sceneggiatura, gli escamotage narrativi – lo scambio casa ricorda molto quello di L’amore non va in vacanza – e l’assenza di tematiche attuali (come invece troviamo nella quasi totalità delle recenti produzioni) contribuiscono a creare l’illusione di guardare un film risalente a vent’anni fa. Cosa che, da un lato, rappresenta un piacevole momento revival; dall’altro, però, fa pensare troppo spesso di trovarci di fronte a qualcosa di già visto.
Il cast di Da me o da te
La chimica tra i due protagonisti stenta ad emergere, complice anche il fatto che – per necessità di trama – Reese Witherspoon e Ashton Kutcher non condividono che pochi minuti sulla scena. Nonostante questo, però, i due attori appaiono ben calati all’interno dei propri personaggi, conferendo loro la profondità che ci si aspetterebbe da una commedia sentimentale leggera e senza alcuna pretesa di far riflettere lo spettatore. Il cast di supporto, invece, resta sempre molto marginale, tanto da farci chiedere quale sia l’utilità di alcuni personaggi (in primis quello interpretato da Steve Zahn) all’interno della narrazione. Fa eccezione il giovane Wesley Kimmel che, nel ruolo del figlio di Debbie, è funzionale al – breve e un po’ semplicistico – percorso di cambiamento di Steve.
La recensione in breve
La pellicola diretta da Aline Brosh McKenna non brilla certo per originalità della sceneggiatura o profondità delle tematiche, ma regala un paio d'ore di assoluta leggerezza nonché l'impressione di tornare indietro alle commedie anni 2000.
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