Il film: Dungeons & Dragons – L’onore dei ladri, 2023. Regia: Jonathan Goldstein e John Francis Daley. Cast: Chris Pine, Michelle Rodriguez, Regé-Jean Page, Justice Smith, Sophia Lillis, Hugh Grant.
Genere: fantasy, azione, commedia. Durata: 134 minuti. Dove l’abbiamo visto: al cinema in anteprima stampa (doppiato).
Trama: Un gruppo di scapestrati avventurieri prova il colpo della vita: rubare un antico artefatto dai poteri straordinari.
Un dado non può mai dare zero come risultato. Così narrano le cronache. Eppure, tanto tempo fa, qualcuno ci è andato molto vicino. L’epica impresa si rintraccia nel disonore di Dungeons & Dragons: che il gioco abbia inizio, goffo adattamento che nel 2000 provò a portare sul grande schermo il re dei giochi di ruolo. Lo fece nel peggiore dei modi possibili. Un tonfo clamoroso, ricordato con ribrezzo da chi non lo ha rimosso per proteggere i propri ricordi da quell’orrore. Ecco perché, dopo quel fallimento, il cinema si è tenuto alla larga dal franchise di Dungeons & Dragons, caduto in un lungo oblio sul grande schermo. Poi, nel 2017, quando ha ridestato l’antico brand. Sono passati sei anni da quando l’idea di un rischioso reboot circolava per la prima volta sul Web. Qualcuno, insomma, voleva rimettersi in gioco. Qualcuno voleva tirare un dado e fare meglio di zero. Cosa facilissima, direbbe qualcuno. Eppure, come vi racconteremo nella nostra recensione di Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri, i meriti di questa nuova incarnazione cinematografica non sono imputabili alla fortuna. Perché questo nuovo D&D sul grande schermo è stato pianificato e studiato, come un piano ben orchestrato in locanda da una compagnia affiatata di avventurieri pronti a spezzare un’antica maledizione.
La trama: fuggire e rubare
Due classiche imprese da Dungeons & Dragons: fuggire da una prigione e rubare un antico artefatto. Perché complicarsi la vita quando si può usare l’usato sicuro? Devono aver pensato questo gli autori di Dungeons & Dragons: L’onore dei ladri (veri fan del gioco di ruolo e affiancati dagli editori di D&D lungo il processo creativo), film che ti catapulta subito dentro un mondo fantasy pieno di mitologia e con una lore densa di fatti, luoghi e personaggi. L’inizio della storia potrebbe essere leggermente frastornante, pieno com’è di nomi, informazioni e salti temporali velocissimi. Dazio da pagare per calare il pubblico in un world building molto stratificato. Poi ci pensa una trama classica dalle motivazioni semplici a mettere le cose in ordine. Siamo in prigione con Edgin (un bardo smargiasso con la faccia da schiaffi) e la sua socia Holga (una combattiva barbara umana), al fresco dopo un colpo finito male per colpa di un tradimento intestino. I due sono intenzionati a prendersi la loro rivincita nei confronti dell’infida talpa del gruppo, mossi da un solo obiettivo: recuperare un oggetto magico dai poteri straordinari. Per riuscirci devono mettere su una squadra ben assortita. E così, lungo la scanzonata avventura, ecco arrivare l’imprevedibile druida Doric, l’insicuro mezzelfo stregone Simon e un lucente paladino tutto d’un pezzo. Un party variegato, pronto ad accompagnarci lungo un’avventura dal gran ritmo, impregnato dello spirito giusto. Quello capace di divertire e intrattenere come si deve.
Tiro iniziativa
Diciamolo subito per rassicurare fan di Dungeons & Dragons e neofiti. Questo film funziona per tutti, a più livelli. Che siate fan accaniti dello storico gioco di ruolo o che siate a secco di D20, manuali e miniature. I primi ritroveranno una marea di ammiccamenti e citazioni gratificanti sparsi praticamente ovunque. I secondi verranno accolti da un film che rappresenta una perfetta porta d’ingresso al fantasy, rievocando quei film dalla semplicità genuina che iniziarono al genere intere generazioni (pensiamo a La storia infinita negli anni Ottanta o a Dragonheart negli anni Novanta). Insomma, è il caso di dirlo: a questo giro il tiro iniziativa è andato alla grande. Risultato? La sensazione giusta. Non stai guardando altri giocare. Stai giocando tu. Ti stai divertendo attorno a un tavolo con degli amici come te. Stesse passioni, stesso atteggiamento. Si ride insieme e ci si impegna insieme. Per un po’ si fa sul serio, si lavora di strategia e di ingegno. E subito dopo si ride, si scherza, ci si prende in giro. E poco importa se ogni tanto si scivola nel demenziale o se alcuni passaggi di trama sono frettolosi. Prendere o lasciare. Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri è qui per divertire e appassionare senza troppi fronzoli, chiedendo al pubblico di abbassare le barriere e lasciarsi andare.
Guardiani del dungeon
Ebbene sì. Dungeons & Dragons: l’onore dei ladri ha capito e carpito lo spirito del master dei giochi di ruolo. E soprattutto, come un abile ladro con alti valori di Destrezza, ha rubato al Marvel Cinematic Universe la Formula Magica dell’Intrattenimento: ritmo, buona azione, ironia, ammiccamenti e qualche furba scivolata demenziale al servizio dei meme. Siamo davvero dentro una trasposizione fantasy de I Guardiani della Galassia, e non solo per la raffica di comicità e di azione caciarona da cui verremmo travolti. Proprio come nei film di James Gunn, anche qui ogni personaggio è caratterizzato con poco. Bastano poche battute e rapidi flashback per conoscere bene i perdenti che abbiamo davanti. E proprio come con Star-Lord e compagnia, anche qui ci affezioneremo a un gruppo di poveri disgraziati a cui è facile affezionarsi subito. Senza grande profondità psicologica, sia chiaro, ma le regole del gioco con queste. Ve l’abbiamo detto. Eppure, in mezzo a tanta goliardia, L’onore dei ladri ha un merito non da poco. Ovvero rievocare il più grande potere di Dungeons & Dragons. Quello delle parole. Parole che raccontano, evocano, a tratti emozionano, e soprattutto ridimensionano il Male col potere dell’ironia. La migliore alleata, soprattutto quando nella vita hai più perso che vinto. Il dado questa volta ha fatto il bravo. Il cinema d’intrattenimento anche. Meglio bardi che mai.
La recensione in breve
Un fantasy di puro intrattenimento fatto come si deve. Ironia, gran ritmo e tanti ammiccamenti ai fan di Dungeons & Dragons. Senza mai dimenticarsi nei neofiti da appassionare. Un film furbo e intelligente di cui si sentiva la mancanza.
- Voto CinemaSerieTV