Il film: È colpa mia?, 2023. Regia di: Domingo González. Cast: Nicole Wallace, Gabriel Guevara, Marta Hazas, Ivan Massagué, Eva Ruiz, Victor Varona. Genere: Sentimentale. Durata: 116 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Prime Video.
Trama: La storia dell’amore proibito di Noah e Nick, due “fratellastri” il cui odio reciproco si trasforma presto in una passione irrefrenabile.
Basato sul primo romanzo della trilogia di successo Culpables (È colpa mia?, È colpa tua?, È colpa nostra?) di Mercedes Ron, È colpa mia? porta sul piccolo schermo di Prime Video l’amore proibito tra Noah (Nicole Wallace) e Nick (Gabriel Guevara), due “fratellastri” il cui odio reciproco si trasforma presto in una passione irrefrenabile.
Come vedremo nella nostra recensione di È colpa mia?, il film diretto Domingo González è evidentemente destinato alle nuove generazioni ma, nel suo voler essere moderno, finisce per diventare la semplice copia di cose già viste in passato, con una trama banale e personaggi stereotipati.
La trama di È colpa mia?: amore/odio tra adolescenti
La 17enne Noah (Nicole Wallace) deve lasciare la sua città natale, gli amici e il fidanzato per trasferirsi assieme alla madre Rafaella nella sontuosa villa di William Leister, nuovo e ricco marito della donna che la accoglie in casa come una figlia. Qui incontra Nick (Gabriel Guevara), il nuovo affascinante fratellastro con il quale Noah arriva subito allo scontro a causa del carattere presuntuoso del ragazzo. Apparentemente un figlio modello, Nick mostrerà presto alla sorellastra di nascondere un lato oscuro, fatto di scommesse, corse automobilistiche illegali e lotte clandestine.
Nonostante questo rappresenti tutto ciò da cui Noah è sempre scappata, i due inizieranno a provare un’attrazione irrefrenabile alla quale non potranno resistere; ma il tragico passato della ragazza e il burrascoso presente di Nick metteranno presto alla prova il loro amore proibito.
Un mix di cose già viste
Impossibile guardare È colpa mia? e non avere continui déjà vu. Il film diretto da Domingo González, sembra infatti un collage nemmeno troppo ben assemblato di altri celebri film del genere come After, Uno splendido disastro o, addirittura, Tre metri sopra il cielo. Ritroviamo, infatti, una storia d’amore/odio tra due adolescenti (o poco più) che provano una fortissima attrazione reciproca alla quale cercano inizialmente di resistere, con scarsissimi risultati. Il protagonista maschile è il classico affascinante e tenebroso, che nasconde una vita notturna clandestina e che fa innamorare tutte le ragazze, ragazze che, ovviamente, vede solo come semplici oggetti.
La protagonista femminile, invece, viene descritta come un personaggio forte dal passato difficile, che non si lascia certo abbindolare dal primo bello senz’anima che passa. Ma l’epilogo è scontato: l’algido cuore cuore di lui si scioglie, per la prima volta nella sua vita, e lei si innamora del genere di ragazzo che ha sempre detestato. E come se tutto questo non fosse già abbastanza trito e ritrito, È colpa mia? ci presenta anche un lato alla Fast and Furious, tra corse automobilistiche clandestine e mirabolanti fughe che nemmeno dei piloti professionisti. Il film vorrà avvicinarsi alle nuove generazioni, con una colonna sonora che sfodera alcuni successi del momento, ma sembra già vecchio di almeno dieci anni.
Il cast di È colpa mia?
Con un impianto narrativo così obsoleto, i personaggi non potevano che essere un tripudio di luoghi comuni, senza alcuna profondità. In questo, le interpretazioni seppur modeste dei suoi attori protagonisti, poco possono fare per risollevare le sorti di un film i cui dialoghi risultano sempre sopra le righe e assolutamente innaturali.
Giusto Nicole Wallace (Noah) riesce ogni tanto ad emergere, facendo trapelare un minimo di emozione, che però rappresenta solo una goccia in un mare di banalità. Gabriel Guevara, dal canto suo, non ha la forza di far brillare un personaggio (Nick) così stereotipato e dalle battute sempre scontate; e, d’altra parte, sarebbe stata una missione impossibile. Per quanto riguarda il resto del cast, invece, personaggi secondari risultano così piatti da poter essere intercambiabili e svolgono una qualche utilità solo nel dare degli assist ai due protagonisti.
La recensione in breve
Il film diretto Domingo González è evidentemente destinato alle nuove generazioni ma, nel suo voler essere moderno, finisce per diventare la semplice copia di cose già viste in passato, con una trama banale e personaggi stereotipati.
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Voto CinemaSerieTV