Il film: Early Birds, 2023. Regia: Michael Steiner. Cast: Nilam Farooq, Silvana Synovia, Anatole Taubman, Burak Yigit. Genere: Azione, noir, thriller. Durata: 97 minuti. Dove l’abbiamo visto: su Netflix.
Trama: Due donne ai margini del quartiere a luci rosse di Zurigo entrano inaspettatamente in possesso di un’incredibile quantità di cocaina e denaro, che non vogliono perdere per nessun motivo.
Il regista svizzero Michael Steiner, già noto per la sua versatilità in vari generi cinematografici, entra definitivamente nel neo-noir con il film Early Birds, recentemente aggiunto su Netflix. Questo progetto, inoltre, segna il primo lungometraggio svizzeroa essere coprodotto da Netflix., conducendo lo spettatore nell’oscura atmosfera del quartiere a luci rosse di Zurigo, Langstrasse.
L’ultima fatica di Steiner si distingue per l’intreccio di azione avvincente, una colonna sonora febbrile e numerosi omaggi ad altri film del genere. Tuttavia, nonostante la sua innegabile energia e gli elementi visivi accattivanti, Early Birds pecca per una certa superficialità psicologica nella caratterizzazione dei personaggi principali e per la mancanza di suspense. Come vedremo nella nostra recensione di Early Birds, questo rende il film, seppur ricco di movimento, un’esperienza che non riesce del tutto a colmare le aspettative degli spettatori e che, pur con una durata contenuta, potrebbe lasciarli con insoddisfazione addosso.
Early Birds: il colpo perfeto sulla Langstrasse
È stata un’altra grande serata di festa sulla Langstrasse di Zurigo. Frastornata, Annika (Nilam Farooq) si risveglia nell’appartamento dell’organizzatore della festa Oli la mattina dopo. Pochi minuti dopo, però, Oli viene ucciso da due gangster nel corso di un affare di droga andato male e, nello stesso momento, Oli manda i suoi assassini nell’aldilà con le sue ultime forze. Ora, Annika è sola nell’appartamento, con molti soldi e droga davanti a sé.
Poiché una sparatoria come questa non passa inosservata ai vicini per molto tempo, la polizia arriva subito sul posto. Tuttavia, Annika ha già lasciato la scena del crimine con il “bottino” e sta cercando di uscire dalla sua situazione in qualche modo. Insieme alla giovane Caro (Silvana Synovia), riesce a fuggire; ma quando scompare tanta merce di valore, ci sono sempre parti che la rivogliono indietro il prima possibile. Così, Caro e Annika si ritrovano presto alle calcagna non solo dei brutali gangster, ma anche del corrotto investigatore Thomas Roland (Anatole Taubman).
Un thriller di stereotipi e poco stimolante
Il nuovo film di Michael Steiner offre un’esperienza visiva fresca e coinvolgente, ma purtroppo la trama risulta essere limitata e poco stimolante. I dialoghi, involontariamente divertenti, non contribuiscono a migliorare l’esperienza complessiva, scandita dall’appartente carenza di idee originali. La storia si sviluppa, soprattutto, attraverso una serie di coincidenze, mancando di una vera e propria direzione narrativa.
Nel contesto del quartiere Langstrasse, un ambiente ricco di colori locali, Early Birds affronta temi come la prostituzione, la povertà, la maternità e la malattia, cercando di suscitare emozioni forti nel pubblico. Tuttavia, la mancanza di approfondimento psicologico dei personaggi principali impedisce al pubblico di comprendere appieno le loro motivazioni e sfumature emotive.
La trama di Early Birds presenta una sovrabbondanza di cliché tipici del thriller, tanto che sembra quasi un’elaborazione automatica di copioni di film iconici come “Thelma e Louise” (1991), “Drive” (2011) e “Victoria” (2015). Senza alcun dubbio, questo ricorso eccessivo ai riferimenti riflette un’intenzione precisa: il film è concepito come un’opera di genere, un‘esplorazione intenzionale di stereotipi, codici e modelli predefiniti. Detto ciò, risulta un blando indice di mancanza di originalità nello script.
Run Annika…Run!
Early Birds si apre con una promessa intrigante, guidata da una direzione vivace e una cinematografia agile di Pascal Walder, collaboratore di lunga data di Steiner. Ci troviamo catapultati insieme ad Annika attraverso una serie di ambientazioni, dalla festa alla strada, dall’appartamento ai balconi e di nuovo giù, anche se non è mai del tutto chiaro perché sia effettivamente sospettata dalla polizia. Tuttavia, la storia inizia a perdere credibilità al più tardi quando si sposta allo chalet nella nevosa Leysin. Molti elementi risultano esagerati, con personaggi maschili spesso dipinti come malvagi, in un gioco di cliché di genere.
L’ultimo lavoro di Michael Steiner è indubbiamente convincente dal punto di vista visivo e supportato da una colonna sonora di grande impatto (Odd Beholder, Lola Boum!) e una coppia di attori, Nilam Farooq e Silvana Synovia, che offre momenti molto divertenti. Tuttavia, nonostante la ricchezza di azione e un ritmo serrato, la produzione soffre di una sceneggiatura piatta e dialoghi poco convincenti, rientrando nei cliché tipici dei thriller polizieschi televisivi tedeschi.
La recensione in breve
Con tante idee di partenza, soprattutto dal punto di vista visivo, Early Birds perde ogni credibilità narrativa e, non appena entrano in scena altri personaggi oltre alle due attrici principali, Nilam Farooq e Silvana Synovia, l'intera operazione sembra trasformarsi in un mediocre thriller televisivo.
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Voto CinemaSerieTv