Il film: Enola Holmes 2, 2022. Regia di: Harry Bradbeer. Cast: Millie Bobby Brown, Henry Cavill, Louis Partridge, Helena Bonham Carter, David Thewlis, Hannah Dodd, Susie Wokoma. Genere: Drammatico, giallo, avventura. Durata: 128 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: Millie Bobby Brown torna nei panni della giovane e brillante sorella di Sherlock Holmes per risolvere un nuovo misterioso caso nella Londra vittoriana.
A due anni dal debutto su Netflix del primo capitolo della saga tratta dalla serie di romanzi di Nancy Springer, Millie Bobby Brown torna a vestire i panni di Enola Holmes, sorella minore del celeberrimo Sherlock con il medesimo fiuto del fratello per i casi da risolvere. E per i guai. Nuovamente diretto dal regista Harry Bradbeer (Fleabag, Killing Eve) e sceneggiato da Jack Thorne, il film regala ancora una volta allo spettatore un mistero semplice ma brillantemente decifrato dalla nostra giovane detective, in un mix di ingegno, fughe mirabolanti e scene di combattimento.
Come vedremo nella nostra recensione di Enola Holmes 2, però, la pellicola cela anche molto altro al suo interno: un intreccio amoroso, un messaggio educativo sull’importanza di accettare l’aiuto degli altri e un evento storico reale, quello delle sciopero delle Matchgirl – operaie di un’industria di fiammiferi dell’East London – nel 1888. La Brown si conferma adatta nel ruolo di Enola Holmes ma è Henry Cavill questa volta a rubare la scena.
La trama di Enola Holmes 2: una ragazza scomparsa
Dopo aver brillantemente risolto il suo primo caso nello scorso episodio della saga, Enola Holmes (Millie Bobby Brown) decide di aprire una propria agenzia investigativa nella Londra di fine Ottocento, per unirsi al pantheon dei grandi detective vittoriani e per seguire le orme del celeberrimo fratello. Nonostante l’entusiasmo iniziale – che la portano anche a declinare i numerosi inviti di Lord Tewkesbury (Louis Partridge) -, però, gli affari non decollano come sperato: la maggior parte dei potenziali clienti, infatti, sembra scoraggiato dalla sua giovane età, dal suo sesso e dalla scarsa esperienza maturata dalla ragazza sul campo. Come se non bastasse, il mistero precedentemente risolto da Enola viene in realtà attribuito a Sherlock Holmes (Henry Cavill), sommerso dagli ingaggi ma tormentato dall’ultimo caso a cui sta lavorando. A causa della scarsità di avventori, la giovane detective si trova così costretta a chiudere l’attività per far ritorno a casa; ma proprio un attimo prima di gettare la spugna, fa il suo ingresso in agenzia una ragazzina, Bessie, bisognosa delle prestazioni di Enola per ritrovare la sorella adottiva Sarah Chapman (Hannah Dodd), scomparsa una settimana prima. Per rintracciare la ragazza, Enola decide di iniziare a raccogliere indizi in quelli che erano i luoghi di lavoro di Sarah: la fabbrica di fiammiferi e un locale di intrattenimento chiamato Corna di cervo. Appena iniziate le indagini, però, la giovane Holmes si rende conto che la ragazza scomparsa nascondeva in realtà molti segreti.
Un film femminista
Enola Holmes 2 è un film che parla soprattutto di donne, e di quella che era la loro condizione (e la considerazione a loro riservata) nella Londra del 1800. La prima a fare le spese dell’epoca in cui abita è proprio la stessa Enola: costretta a vivere all’ombra del fratello, la ragazza di rende ben presto conto che una donna professionale e dotata di talento non verrà comunque mai presa sul serio quanto un uomo. Non a caso, è proprio una donna, la giovane Bessie, a rivolgersi per prima ad Enola e a darle fiducia; un primo elemento di solidarietà femminile di cui il film è costellato. Procedendo con la risoluzione del caso, la giovane detective scopre così di poter reggere il passo del celeberrimo Sherlock e di poterlo addirittura superare. Ci riesce anche grazie al supporto delle donne della classe operaia, protagoniste indirette della pellicola: è importantissimo, infatti, il contesto in cui si evolve la narrazione che, come già detto, si basa su un avvenimento storico reale, quello delle sciopero delle Matchgirls. Si tratta della prima azione industriale intrapresa dalle donne per le donne, in seguito alla quale le loro condizioni di lavoro migliorarono notevolmente.
Nessuno dovrebbe stare da solo
“Nessuno dovrebbe stare da solo.” La frase che Enola Holmes rivolge a suo fratello Sherlock rappresenta quello che è il vero intento comunicativo del film. Se inizialmente, infatti, la nostra giovane protagonista punta tutto sulla propria indipendenza (insegnamento impartitole dalla madre), fallendo, è quando comprende di doversi aprire all’aiuto degli altri che inizia a raccogliere i frutti del proprio lavoro. È, infatti, solo unendo le proprie forze con quelle delle operaie della fabbrica, di Lord Tewkesbury e, addirittura del fratello Sherlock che Enola riuscirà ad arrivare alla risoluzione del caso. Anche la madre degli Holmes, Eudoria (Helena Bonham Carter), nella sua fugace comparsata, sembra voler dimostrare di aver finalmente appreso l’importanza di bilanciare autonomia e collaborazione con gli altri, dicendo alla figlia: “Te la caverai molto bene da sola, Enola, ma insieme agli altri puoi diventare magnifica“. Un po’ retorico forse, ma senza mai scadere eccessivamente nel sentimentale.
Il cast: un Henry Cavill che ruba la scena
Millie Bobby Brown si conferma adatta a vestire i panni della giovane detective, soprattutto in quelle scene in cui è lo spiccato intelletto della ragazza ad emergere e non le sue doti nel combattimento, momenti di certo di intrattenimento ma a volte un po’ esagerati. Louis Partridge nel ruolo di Lord Tewkesbury si rivela una buona spalla per quanto riguarda la risoluzione del caso, meno come interesse amoroso di Enola: le scene sentimentali tra i due, infatti, stridono e non apportano alcun contributo allo sviluppo della narrazione. Chi invece ruba la scena – ma non a discapito della protagonista – è Henry Cavill, che in questo secondo episodio della saga si guadagna molto più tempo sullo schermo, finendo per diventare un personaggio imprescindibile per la buona riuscita del film
La recensione in breve
Millie Bobby Brown torna a vestire i panni di Enola Holmes, sorella minore del celeberrimo Sherlock, in un sequel che regala, ancora una volta, un mistero semplice ma brillantemente decifrato dalla nostra giovane detective, in un mix di ingegno, fughe mirabolanti e scene di combattimento. Il tema della solidarietà femminile e un Henry Cavill capace di rubare la scena vanno a completare un film di puro intrattenimento.
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