Il film: Fabbricante di lacrime, 2024. Regia: Alessandro Genovesi. Cast: Caterina Ferioli, Simone Baldasseroni, Nicky Passarella, Alessandro Bedetti. Genere: Sentimentale, drammatico. Durata: 103 minuti. Dove l’abbiamo visto: in anteprima su Netflix.
Trama: La 17enne Nica vive in un orfanotrofio nel quale, da sempre, si raccontano delle storie. Tra queste, la più famosa è quella che ha come protagonista il Fabbricante di lacrime, un misterioso artigiano colpevole di aver forgiato tutte le paure e le angosce dell’umanità. Ciò che la ragazza non può immaginare, è che presto si ritroverà a vivere in prima persona quella storia…
La storia di Nica e Rigel – raccontata nel romanzo omonimo di Erin Doom, nato come storia di Wattpad e vero e proprio caso letterario degli ultimi anni – rivive ora nel film Netflix Fabbricante di lacrime, diretto da Alessandro Genovesi e con protagonisti i giovani Caterina Ferioli (al suo debutto nel mondo della recitazione) e Simone Baldasseroni (50 km all’ora), conosciuto dal grande pubblico soprattutto per la sua partecipazione – come rapper – alla diciassettesima edizione di Amici di Maria De Filippi. Proprio come nella sua versione letteraria, il film segue le vicissitudini di due adolescenti che, dopo una vita trascorsa in un istituto, vengono adottati dalla medesima famiglia. Nonostante il passato condiviso, però, la convivenza tra i due non si rivelerà affatto facile.
Malgrado l’incredibile successo del libro, la sua trasposizione cinematografica appare alquanto deludente. Come vedremo nella nostra recensione di Fabbricante di lacrime, infatti, il film risulta estremamente povero e stereotipato, con personaggi mal caratterizzati e dialoghi al limite dell’artificiosità, alimentando la frustrazione dello spettatore che finisce per trovarsi davanti a un prodotto totalmente privo di originalità.
Una leggenda che diventa realtà
![Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni nel film Fabbricante di lacrime.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/fabbricante-di-lacrime-1500x844-1.png)
Dopo aver perso entrambi i genitori in un incidente d’auto, Nica (Caterina Ferioli) viene trasferita nell’orfanotrofio di Grave, dove la severa Miss Margaret (Sabrina Paravicini) educa i bambini secondo i precetti di obbedienza, rispetto e ordine. Per evadere, almeno con la mente, dalle alte e fredde mura del Grave, i piccoli ospiti sono soliti raccontare storie e leggende tra le quali, la più conosciuta, è quelle del Fabbricante di lacrime. La storia narra di un mondo dove nessuno era in grado di piangere, e le persone vivevano come anime vuote, spoglie di emozioni. Ma nascosto da tutti, viveva un artigiano solitario, pallido e ricurvo, che dai suoi occhi chiari come il vetro era capace di confezionare lacrime di cristallo. Da lui le persone si recavano per chiedergli di poter piangere, di poter provare un sentimento, e l’artigiano infilava nei loro occhi le sue lacrime; così la gente piangeva, di rabbia, di disperazione, di angoscia, di passioni laceranti…
Compiuti 17 anni, arriva finalmente per Nica il momento di lasciare l’orfanotrofio, grazie all’adozione dei coniugi Milligan, Anna (Roberta Rovelli) e Norman (Orlando Cinque). Ma, nell’abitazione della coppia, Nica non sarà da sola: i Milligan decidono infatti di adottare anche Rigel (Simone Baldasseroni) un giovane tenebroso e affascinante, dotato di un’intelligenza acuta e di uno straordinario talento per il pianoforte. Nonostante il passato condiviso, però, il ragazzo sembra provare da sempre una sorta di avversione nei confronti di Nica e la convivenza tra i due si rivelerà fin da subito molto complicata.
Effetto déjà vu
![Una scena del film Fabbricante di lacrime.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/Fabbricante-di-lacrime-3.jpg)
Il film si colloca (anche troppo) alla perfezione nel vasto panorama dei film young adult, seguendo fedelmente i canoni del genere. Rigel, dal carattere enigmatico e tenebroso, incarna l’archetipo dell’anti-eroe tormentato, mentre Nica rappresenta la classica eroina ingenua e idealista, convinta che esista del buono in tutte le persone. La tensione fisica ed emotiva tra i due è palpabile fin dall’inizio, con il ragazzo che oscilla tra atteggiamenti ostili e segnali ambigui, e la nostra protagonista che, nonostante venga trattata con brutalità, rimane irrimediabilmente attratta da lui. Gli incontri fortuiti, gli scontri verbali e gli sguardi intensi contribuiscono poi a dar vita a una dinamica che abbiamo visto ripetersi innumerevoli volte, alimentando spesso la frustrazione dello spettatore di fronte a una trama così prevedibile e priva di originalità.
Considerando il tipo di contenuto davanti al quale ci troviamo, però, potremmo anche considerarla una cosa accettabile, se solo il film fosse supportato da una discreta sceneggiatura. Invece, il ritmo è incostante – a tratti decisamente lento, riempito da un’ingombrante e tediosa voce fuori campo che sembra riportare intere frasi tratte dal libro -, e i personaggi parlano per frasi fatte, ripetendo in continuazione i medesimi concetti. Di dubbia natura anche la scelta – sebbene proveniente dal romanzo – di cercare di dare inizialmente una connotazione quasi fantasy o perlomeno misteriosa al racconto, quando di arcano c’è solo il motivo di tanto astio da parte del protagonista maschile (spoiler: non lo scopriremo mai fino in fondo).
Il cast del film Fabbricante di lacrime
![Caterina Ferioli e Alessandro Bedetti in un'immagine del film Fabbricante di lacrime.](https://cinemaserietv.it/wp-content/uploads/2024/04/DSC05031_Ph.Loris-T.-Zambelli-scaled-1.jpg)
Nonostante il peso degli stereotipi che permea il tessuto narrativo e la banalità delle frasi che i personaggi si ritrovano a pronunciare, i giovani attori Caterina Ferioli e Simone Baldasseroni si impegnano al massimo per risollevare le sorti di Nica e Rigel. Si tratta di un compito arduo, considerando la piattezza dei dialoghi e la ripetitività del copione, ma i due protagonisti sembrano affrontare la sfida con determinazione; anche se a tratti la loro recitazione può sembrare un po’ troppo sopra le righe, soprattutto data la natura artificiosa delle conversazioni, i due riescono comunque a instaurare una chimica che rende credibile perlomeno l’intesa tra i loro personaggi. È infatti nelle scene di passione che questo affiatamento appare più autentico, riuscendo a trasmettere un briciolo di genuinità a un contesto invece dominato da cliché e prevedibilità. Questi momenti di autenticità, seppur brevi, aggiungono un tocco di verve a un film altrimenti piatto e convenzionale, regalando agli spettatori almeno un motivo per vedere Fabbricante di lacrime.
Il resto del cast appare a dir poco irrilevante, con personaggi come le amiche della protagonista – Adeline (Eco Andriolo), Billie (la tiktoker Nicky Passarella) e Miki (Sveva Romana Candelletta) – e l’antagonista Lionel (Alessandro Bedetti) che rimangono incredibilmente piatti e mal sviluppati. Le amiche di Nica, seppur presenti nella storia, sembrano essere lì solo per riempire lo sfondo e non contribuiscono in alcun modo alla trama mentre Lionel, sebbene abbia il potenziale per aggiungere tensione al racconto, non viene adeguatamente caratterizzato e il suo arco narrativo rimane incompleto. È deludente notare come questi personaggi siano stati introdotti senza una reale finalità e vengano poi completamente dimenticati nel finale, lasciando lo spettatore con la sensazione di un’opportunità mancata di arricchire la storia con sottotrame interessanti e approfondimenti sulle relazioni interpersonali.
La recensione in breve
Nonostante l'incredibile successo del libro, il film Fabbricante di lacrime risulta estremamente povero e stereotipato, con personaggi mal caratterizzati e dialoghi al limite dell'artificiosità, alimentando la frustrazione dello spettatore che si trova davanti a un prodotto totalmente privo di originalità.
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