Il film: Falla girare, 2022. Regia: Giampaolo Morelli.
Cast: Giampaolo Morelli, Ciro Priello, Laura Adriani, Michele Placido. Genere: Action comedy. Durata: 100 minuti. Dove l’abbiamo visto: Su Prime Video.
Trama: Un virus ha attaccato le piantagioni di canapa di tutto il mondo. La cannabis non esiste più. Natan, un vanesio influencer, trova per caso un esemplare maschio e, deciso a diventare ricco, mette su una scalcagnata banda per raggiungere l’ultima piantina femmina sopravvissuta.
“Come sarebbe un mondo senza…” Aggiungete pure voi quello che volete. È una formula che è stata usata spesso. Ad esempio per una pubblicità di un noto prodotto alimentare. Oppure per alcuni film. Yesterday immagina un mondo senza i Beatles, Siccità una città senz’acqua, I figli degli uomini un mondo senza bambini. Nella recensione di Falla girare, il film di Giampaolo Morelli disponibile su Prime Video, vedremo come venga immaginato un mondo senza marijuana. Cosa accadrebbe? Diciamo subito che lo spunto non ci sembra abbastanza forte. Ma siamo in una commedia distopica, e lo spunto serve, come al solito a parlarci di noi, di come siamo diventati. Il film strappa qualche sorriso a denti stretti, ma non è memorabile né a livello di divertimento né di analisi di costume. Spiccano gli attori: Giampaolo Morelli e Ciro Priello valgono, come si diceva una volta, il prezzo del biglietto… Anche se il film è in streaming.
La trama: Quell’ultima pianta, anzi due…
Falla girare si apre con un serrato montaggio di immagini di telegiornali. Annunciano prima un virus che mette in pericolo le piantagioni di marijuana in tutto il mondo, per poi comunicare l’estinzione della pianta. La cannabis non esiste più. Si dice che sia stato un virus creato in laboratorio da chissà chi e per chissà quali interessi. Si dice che sia stato fatto per limitare la libertà delle persone. In realtà pare che esista un’ultima pianta. Attorno ad essa si muove un’umanità varia fatta di faccendieri e trafficanti, ed in mezzo a loro si trovano due personaggi. Natan (Giampaolo Morelli) è un influencer diventato famoso perché, durante un video, la fidanzata ha preso fuoco, e Guglielmo (Ciro Priello) è un giornalista inviato a intervistarlo. A loro si uniscono altri personaggi. Si scopre, poi, che le piante sono due, un maschio e una femmina. E una delle due è tenuta nel museo botanico del Vaticano…
Giampaolo Morelli e Ciro Priello, sempre in parte
La cosa migliore di Falla girare sono gli attori. Giampaolo Morelli, che è sempre un piacere vedere sullo schermo, disegna il ritratto di un influencer volgare e vanesio, uno specchio di tanti personaggi che hanno preso piede nell’Italia dei giorni nostri. Il suo personaggio mette in scena uno dei vizi di oggi, quello di scroccare, di non pagare in cambio di una story sui social media e di un tag. Ma, come vedremo, non sempre la cosa funziona. Ciro Priello è altrettanto centrato nei panni di un personaggio impegnato, un giornalista che vorrebbe parlare di temi seri, come i suicidi e la tristezza della gente, e viene inviato a intervistare gli influencer. Nel cast ci sono Oreste (Fabio Balsamo), uno spacciatore e Arturo (Giovanni Esposito), il fratello di Natan. Lungo la loro strada, per Roma, i fantastici quattro incontrano Sara (Laura Adriani, un volto davvero interessante), poliziotta che loro credono una fotografa.
Come Smetto quando voglio, ma…
Come abbiamo detto, Falla girare vive su un’idea piuttosto esile, e lo svolgimento, di conseguenza, non può che esserlo altrettanto. Siamo dalle parti di Smetto quando voglio, ma senza lo script e la regia scoppiettante di Sydney Sibilia. Un film che, a sua volta, prendeva spunto da Breaking Bad. Lo schema è quello che vede personaggi qualunque improvvisarsi criminali, e lanciarsi in imprese più grandi di loro. Falla girare, così, rimane sospeso tra il film comico e l’affresco sociale, la commedia di costume. Per fare un esempio, Paolo Virzì, nel suo Siccità, sfruttava uno spunto distopico per indagare l’animo umano: i nostri vizi, le nostre paure, le nostre manie. Falla girare non riesce completamente in questo intento. E nemmeno in quello di divertire poi più di tanto. Ci piacciono, però, quei riferimenti agli anni Ottanta, ai Duran Duran e agli A-ha.
Giampaolo Morelli: il suo Natan è un personaggio attualissimo
Resta il piacere di vedere all’opera un grande come Giampaolo Morelli, che dirige con mano solida se stesso e gli altri attori, e confeziona un film dove gli scenari, periferici e disperati, sono riusciti e credibili. Montaggio, movimenti di macchina e fotografia sono quelli dei film di genere, che Morelli dimostra di saper maneggiare. In un film che annovera anche attori come Michele Placido e Leopoldo Mastelloni, in scena spicca proprio Morelli, attore che ispira immediatamente simpatia ed empatia. Il suo Natan, con orecchini, ciuffo biondo e camicie vistose, è uno specchio dei tempi che stiamo vivendo. Tra i pregi di Morelli c’è anche quello di aver lanciato un’attrice come Laura Adriani. Vogliamo vedere i suoi occhi ancora in tanti tanti film.
La recensione in breve
Falla girare è un action comedy, una commedia distopica, che strappa qualche sorriso a denti stretti, ma non è memorabile né a livello di divertimento né di analisi di costume. Spiccano gli attori: Giampaolo Morelli e Ciro Priello valgono, come si diceva una volta, il prezzo del biglietto.
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Voto CinemaSerieTv