Il film: Fast X, 2023. Regia: Louis Leterrier.
Cast: Vin Diesel, Jason Momoa, Michelle Rodriguez, Charlize Theron, Brie Larson, Helen Mirren. Genere: Azione. Durata: 141 minuti.
Dove l’abbiamo visto: Al cinema, in anteprima.
Trama: Dante Reyes, figlio del defunto signore della droga Hernan Reys, ha un conto in sospeso con Dominic Toretto. Per incastrare il rivale, organizza un piano, con una bomba enorme in grado di far saltare in aria lui e tutta la città di Roma.
Così è, se vi pare, titolava una famosa commedia di Pirandello. Così è, se vi piace, diciamo noi nel momento di scrivere la recensione di Fast X, il decimo capitolo della longeva saga di film con Vin Diesel, in arrivo al cinema il 18 maggio 2023. Sì, deve piacere il genere. E la saga di Fast And Furious, lanciata con il film omonimo nel 2001 (The Fast And The Furious il titolo originale) ha, di fatto, lanciato un sottogenere, o un genere a sé. Potremmo chiamarlo car crash action movie, o cinema autoscontro. Un cinema d’azione fortemente incentrato sulle macchine. Gli inseguimenti e le corse in auto ci sono sempre state al cinema: dalla corsa verso il vuoto, rito d’iniziazione di Gioventù bruciata, alle sequenze in auto dei film di 007, fino alla storica sequenza di inseguimento in retromarcia di Ronin, per non parlare di film come Rush, incentrati sulla Formula 1. Ma l’elemento automobilistico è stato sempre una parte del film, non il centro. A meno che non si parlasse proprio di automobilismo, inteso come sport, come la Formula 1 di Rush. Le automobili come centro assoluto dell’azione, della storia, come senso primario e fine ultimo, sono una cosa che ha inventato la saga di Fast And Furious. Per questo diciamo: così è, se vi piace. Se vi piace il genere, Fast X porta scene spettacolari, adrenalina, rombi, donne (tante, e bellissime) e motori. È il film che fa per voi. Se non siete precisamente appassionati di questa saga, è un film che probabilmente non troverete interessante.
La trama: Kill Dominic Toretto
Dante Reyes (Jason Momoa), figlio del defunto signore della droga Hernan Reys ha un conto in sospeso con Dominic Toretto (Vin Diesel). “I’ll Kill Dominic Toretto” ci fa sapere in una delle prime scene. Per incastrare il rivale, organizza un piano, con una bomba enorme in grado di far saltare in aria lui e tutta la città di Roma. Toretto, intanto, non è più quello di prima: ha messo su famiglia, ha una compagna e un figlio. E, quando capisce che il suo rivale potrebbe mettere in pericolo proprio loro, capisce che la posta in gioco è davvero molto alta.
Roma non saltare in aria stasera
E iniziamo proprio da qui. Dalla nostra città, da Roma, che è al centro di una delle sequenze chiave del film, e anche della conferenza stampa di lancio che ha avuto luogo proprio qui nei giorni scorsi. Al centro di tutto c’è un’enorme bomba che rotola per le strade di Roma, fino a minacciare di arrivare alla Basilica di San Pietro e al Vaticano. La sequenza se la gioca con quella di Spectre che abbiamo visto qualche anno fa, e forse riesce ad andare oltre. Ci viene sempre da stupirci, e da sorridere, a vedere bolidi sfrecciare a duecento all’ora per le strade di Roma (sì, però provate a farlo col traffico, all’ora di punta…): quello che accade è già di per sé irreale, allora. Ma il team degli stunt e degli effetti speciali si supera per creare sequenze iperboliche, che però sembrano appartenere più al videogame che al cinema (guardate il colpo con cui Toretto, tra macchina e gru, domina la bomba). La sequenza è spettacolare, diverte, ma ha un che di irreale. Soprattutto per quel che riguarda gli edifici che si sgretolano colpiti dall’enorme sfera, che non danno mai l’impressione di crollare davvero.
Fast X farà parte di una trilogia
Così come le “dronate”, che introducono i capitoli di Roma, come quello di Rio, con riprese aeree, e che sembrano quasi venire da certi reel girati per internet e per i social media. Sono efficaci e accattivanti, certo, ma sembrano rispondere alle logiche comunicative dei mezzi che oggi vanno per la maggiore. Se a Roma è la bomba la chiave della spettacolare sequenza, a Rio torniamo ai classici del genere, la corsa clandestina in auto. In questo senso, la saga di Fast And Furious è cambiata nel tempo: da action movie basato sulla macchina intesa come corsa, come sfida, come scommessa, è diventato un racconto più complesso (si fa per dire…) che diventa di volta in volta gangster movie o spy-story, a volte quasi fantascienza. Rispetto agli inizi, insomma, è un’altra saga. A proposito, questo Fast X, come ha dichiarato lo stesso Vin Diesel, è un nuovo inizio, perché farà parte di una trilogia. Il che vuol dire che arriveremo fino a Fast XII.
Una delle saghe più longeve della storia del cinema
Per Vien Diesel il tempo è passato, e un po’ si vede. Ma, d’altro canto, ha trovato pane per i suoi denti in un rivale, Jason Momoa, che è credibile sia come eroe (Aquaman) che come villain, come vediamo qui. Capelli lunghi, anelli, lunghe palandrane, Momoa sembra un Johnny Depp sotto steroidi, un pirata urbano con le auto al posto delle navi. Ma, nel suo, funziona. Così come funziona la presenza femminile della storia: dalle storiche Michelle Rodriguez e Jordana Brewster a Charlize Theron e Brie Larson, per non parlare di The Queen, Helen Mirren. Fast And Furious è una saga ormai storica, fortunata, e si può permettere di tutto, anche un cast stellare come questo. Che forse si meriterebbe una sceneggiatura migliore, con una storia più intensa. Perché tutta questa azione, dopo un po’, mostra la corda. In ogni caso, Fast And Furious, non lo avremmo mai detto pur avendo capito da subito che sarebbe stato un successo, si avvia a diventare una delle saghe più fortunate e longeve della storia del cinema. Per cui ha già vinto. Così è, se vi piace.
La recensione in breve
Se vi piace il genere, come abbiamo scritto nella recensione di Fast X, il film è pieno di scene spettacolari, adrenalina, rombi, donne (tante, e bellissime) e motori. È il film che fa per voi. Se non siete precisamente appassionati di questa saga, è un film che forse non troverete interessante.
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